In questi giorni bambini e ragazzi delle scuole di Marituba, la missione brasiliana nella quale monsignor Aristide Pirovano – il Vescovo missionario di cui quest’anno Erba, sua città natale, celebra il centenario della nascita, avvenuta il 22 febbraio 1915 – operò negli ultimi vent’anni della sua vita, stanno ricevendo penne, matite, pennarelli, quaderni e materiale scolastico di ogni genere, raccolto in una ventina di scatoloni. È il frutto dell’iniziativa quaresimale a favore di Marituba promossa dai gruppi di catechismo dell’Oratorio di Erba e dalla generosità dei ragazzi: opportunamente sensibilizzati dal vicario parrocchiale don Raffaele Anfossi e dai loro insegnanti, i ragazzi hanno rinunciato a qualche acquisto personale impiegando il corrispettivo per contribuire alla dotazione didattica delle scuole di Marituba. Ad accompagnare il materiale inviato sono state scritte bellissime lettere illustrate, che potrebbero rappresentare l’avvio di un carteggio con i coetanei di Marituba.
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta l’allora lebbrosario di Marituba fu il teatro dell’eccezionale collaborazione tra monsignor Pirovano e Marcello Candia (oggi Venerabile e vicino alla beatificazione), che non potè realizzarsi a Macapà, la prima missione avviata da padre Aristide in Brasile. Nel 1965, infatti, quando Candia era finalmente in procinto di realizzare il suo sogno – cessare l’attività industriale e partire per il Brasile come missionario laico – monsignor Pirovano, l’amico Vescovo che l’aveva incoraggiato e convinto a seguire la sua vocazione, non era in Amazzonia ad attenderlo come previsto. Questo perché il Capitolo (l’assemblea generale) del Pontificio Istituto Missioni Estere – l’Istituto di cui Pirovano faceva parte – l’aveva appena eletto suo Superiore generale e l’aveva perciò richiamato in Italia. Monsignor Pirovano conservò la carica per due mandati e per dodici anni complessivi. In quel periodo non rimase chiuso in ufficio, ma viaggiò in tutti i continenti, promuovendo l’apertura di nuove missioni in Filippine, Camerun, Costa d’Avorio, Thailandia e Mato Grosso. Grazie alla sua guida il Pime mantenne vivo lo spirito missionario anche durante il difficile periodo post-Conciliare.
Di questo si parlerà lunedì 25 maggio, alle 20.45, nella Sala Isacchi di Ca’ Prina a Erba, nel terzo appuntamento del ciclo “Il romanzo di una vita”, con cui l’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano, in collaborazione con la Comunità pastorale Sant’Eufemia e col patrocinio del Comune di Erba e di Ca’ Prina, sta ripercorrendo l’affascinante itinerario umano e spirituale di monsignor Pirovano.
Interverranno Gerolamo Fazzini – giornalista e scrittore, esperto di temi religiosi e internazionali, che ha diretto e lavorato per diverse testate, ha fondato il sito www.missionline.org, è stato per anni direttore editoriale di Mondo e Missione (mensile del Pontificio Istituto Missioni Estere) e oggi è consulente per la comunicazione del Pime – e padre Costanzo Donegana, entrato nel Pontificio Istituto Missioni Estere proprio all’epoca del Superiorato di Pirovano, e poi missionario in Brasile, giornalista (già direttore di Mundo e Missao), scrittore e storico dell’Istituto.