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Rassegna

«Custodi di speranza», il Mese della Pace a Erba

Dal teatro al cinema, dai dibattiti alle testimonianze, fino alla preghiera: dal 22 gennaio al 20 marzo molti appuntamenti per l’XI edizione dell’iniziativa frutto della collaborazione tra enti e associazioni

16 Gennaio 2025
Elena Granata

Riparte per l’undicesimo anno la rassegna di eventi nata a Erba in occasione del Mese della Pace e ispirata al messaggio di papa Francesco.

La rassegna di quest’anno, intitolata «Custodi di speranza», è un invito a interrogarsi sul significato del custodire la speranza in un tempo di incertezza e di conflitti, in un momento storico in cui tutto pare portare alla disperazione, proponendo un ricco intreccio di voci ed esperienze (vedi qui la locandina). Attraverso il linguaggio dell’arte, della parola e del dialogo, la rassegna vuole offrire occasioni per riflettere sull’urgenza di un cambiamento, sulla necessità di una vera e propria rigenerazione del vivere individuale e sociale, alimentando il desiderio di impegnarsi per un mondo più giusto e più pacifico.

I numerosi appuntamenti si aprono con una proposta teatrale: Lu Santo Jullare Francesco, diretto e interpretato da Christian Poggioni. La figura del poverello d’Assisi è l’emblema del pellegrino di pace, pace tra le persone, tra i popoli e con il creato.

Secondo momento è il concerto dell’orchestra Antonio Vivaldi, diretta dal maestro Ernesto Colombo, con la Corale San Pietro al Monte di Civate. Si tratta dell’opera The armed man: a mass for peace di Karl Jenkins, un percorso ideale in cui la parola cantata guida l’ascoltatore dalla guerra alla pace: musiche dagli stili diversissimi, alcune partiture ritmiche e molto coinvolgenti; brani e testi su un tema di grande attualità. Un concerto di grande valore artistico e di forte significato, la cui realizzazione è sostenuta anche da un contributo della Banca di Credito Cooperativo dei Laghi.

A seguire, il tema del giornalismo in tempo di conflitti, tema caldo in questi nostri giorni; la questione del conflitto israelo-palestinese vista dallo sguardo di chi incarna vie alternative alla violenza; la testimonianza di voci di donne che hanno costruito la pace.

In collaborazione con il Cineforum organizzato dal Cinema Excelsior, due proiezioni di spessore; uno spettacolo per bambini e non solo, con la voce unica di Claudio Milani che con il suo spettacolo Cuore parlerà di emozioni e di «possibili mediazioni che costruiscono umanità» (lo spettacolo offerto la mattina alle scuole dell’infanzia e primarie e in serata alle famiglie e agli adulti che credono nel semplice linguaggio delle emozioni).

Infine, una Veglia per invocare il dono della Pace e condividere passi di speranza, e un ultimo incontro sulla «Rigenerazione delle città» con la voce autorevole di Elena Granata, docente urbanista che ha a cuore la vita della comunità degli uomini e delle donne, e la testimonianza di un gruppo di giovani editori di Scampia che sfidano la miseria con l’amore per i libri.

Un ricco percorso che va dal 22 gennaio al 20 marzo: voci, testimonianze, arte, linguaggi diversi, per un solo grido che si alza per dire che cambiare è possibile, che sperare nell’umanità è necessario, che costruire la pace è un impegno irrinunciabile.

Un grido condiviso da 11 enti e associazioni del territorio: da Caritas Erba al Coordinamento comasco per la Pace, passando per Shongoti, le Acli, la Cisl laghi, Granis, Ovci la Nostra Famiglia, Trapeiros di Emmaus, Assemblea Sinodale Decanale, Pastorale giovanile decanale, Nisshash e Lo Snodo, realtà ecclesiali e laiche, unite da un solo impegno di rinnovamento civico e culturale volto a custodire la speranza e costruire la pace.