Un nuovo sacerdote dovrà essere trovato a breve per la missione a Cuba. È quanto racconta don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria diocesana, nell’ultimo giorno trascorso dall’Arcivescovo nell’isola caraibica, nel quale si sono tirate le somme del viaggio.
In mattinata, a Contramaestre, monsignor Delpini ha tenuto un momento di riflessione con i responsabili della comunità. C’è stata inoltre la presentazione di un gruppo di 24 catecumeni adulti che hanno iniziato il loro cammino verso i sacramenti: a loro è stata consegnata una medaglia simbolo della fede che cresce nei cuori. A Baire, invece, dopo la consegna di alcuni piccoli doni che manifestavano il ringraziamento dei parrocchiani per la visita dell’Arcivescovo, si sono tenute le ultime Cresime. Riporta don Maurizio: «Nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato, con la parabola del buon seminatore, come le parole degli uomini, anche di quelli più importanti e potenti, in realtà non siano scolpite nella pietra e siano destinate all’oblio. La parola di Dio invece resta viva ed eterna. Questa parola però è una persona, Gesù. La sua parola è immortale e ci chiama a entrare in relazione con lui, a portare il frutto affinché un giorno venga il suo regno».
Un secondo momento di confronto si è tenuto anche a Baire con i gruppi familiari della parrocchia. Delpini si è dichiarato molto contento nell’osservare comunità vivaci, apprezzando soprattutto il lavoro dei preti in un momento di estrema difficoltà per Cuba.
Le verifiche sono proseguite nel pomeriggio a Palma Soriano. «Anche in questo caso – commenta don Maurizio – la visita di Delpini è stata apprezzata dalla comunità locale. L’Arcivescovo è soddisfatto per aver conosciuto più da vicino le loro condizioni. Queste visite aiutano inoltre le comunità locali a non sentirsi sole».