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Cuamm, Federica Beretta parte per la Tanzania

Specializzanda in Medicina interna, lavorerà a Tosamaganga: «Ho sempre sognato di andare in Africa».

30 Novembre 2021
Federica Beretta

Giovedì 2 dicembre Federica Beretta partirà per la Tanzania, con destinazione Tosamaganga, uno degli ospedali in cui opera Medici con l’Africa Cuamm e dove presterà servizio per 6 mesi, affiancata da un medico senior.

Chi è Federica

Federica ha 30 anni, è originaria di Milano e sta studiando per diventare specialista in Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Padova. Ha vissuto tra Genova e Milano, ha studiato a Roma e ha fatto diverse esperienze all’estero, ma l’Africa le è rimasta nel cuore. Così ha colto l’opportunità che il Cuamm offre agli specializzandi in Medicina per sperimentarsi in contesti a risorse limitare e acquisire competenze e professionalità. Un’esperienza riconosciuta nel percorso di studi del giovane medico in formazione.

Volontaria in Uganda

«Subito dopo l’università sono andata un mese a fare volontariato in un ospedale in Uganda. Mi ha toccato molto come esperienza, mi sono sentita semplicemente felice e appagata per quello che stavo vivendo, anche se dal punto di vista medico potevo fare ancora poco, è stata un’esperienza che mi ha dato tantissimo, molto più di quello che io effettivamente abbia potuto dare loro – racconta Federica -. Ho fatto diverse esperienze all’estero, ma provo un’attrazione speciale nei confronti dell’Africa, sapevo che ci sarei tornata, ed eccomi qui adesso». E continua: «L’immagine che ho potuto costruire in questo percorso iniziato col Cuamm è quello di una bellissima famiglia, dove tutti siamo legati da un unico grande obiettivo, un legame molto forte che sento già vivo dentro di me e non vedo l’ora di rafforzare ancor di più».

Dove lavorerà

L’ospedale di Tosamaganga, dove andrà a lavorare Federica, serve una popolazione di oltre 800 mila persone, in un’area rurale della Tanzania, garantendo servizi pediatrici, il parto sicuro per migliaia di donne, ma anche cure contro malaria, tubercolosi, Hiv e malattie croniche emergenti come ipertensione e diabete. La lotta alla mortalità materna è una priorità per Medici con l’Africa Cuamm che in un anno a Tosamaganga ha contribuito ad assistere 2.930 parti, il 42% dei quali erano classificati come emergenze ostetriche.

Anche in Tanzania, come negli altri sette Paesi in cui il Cuamm è presente, nell’ultimo anno è stato necessario lavorare intensamente per mettere in sicurezza gli ospedali e le comunità contro il Covid-19, che sta colpendo duramente ora anche in Africa e che preoccupa per gli effetti secondari che genera.

È possibile sostenere Medici con l’Africa Cuamm con una donazione online.

 

Un vaccino per “noi”

Davanti a un’emergenza globale, l’unica risposta possibile deve essere globale. L’Africa non può restare esclusa. Vaccinare medici, infermieri e la popolazione africana è un atto di solidarietà e insieme di sicurezza per tutti: solo così riusciremo a interrompere la diffusione del virus e delle sue varianti. Serve un piano vaccinale anti Covid in Africa. Servono più dosi. E queste dosi, poi, devono diventare “vaccinazione vera”. Per questo Medici con l’Africa Cuamm ha lanciato la campagna “Un vaccino per noi”. L’obiettivo è portare il vaccino fino all’ultimo miglio in 51 distretti di 6 Paesi in cui è presente: Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Uganda, per una popolazione complessiva di circa 5 milioni di abitanti.