«In questo Natale che è ancora oscurato dal buio dell’odio e della guerra, ed è ancora contagiato dal virus dell’umana indifferenza, ed è ancora insanguinato dal sangue dei troppi innocenti uccisi, ci inginocchiamo di fronte alla mangiatoia nella quale Maria ha deposto il Bambino Gesù e accogliamo l’invito rivolto in occasione dello scorso Natale da papa Francesco al mondo intero: dire sì al Principe della Pace significa dire no alla guerra, con coraggio, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse. Dal Presepe Gesù ci chiede di essere voce di chi non ha voce, voce degli innocenti». È uno stralcio del videomessaggio che fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, ha inviato alla comunità di Crevenna d’Erba in occasione dell’inaugurazione dell’iniziativa «Crevenna Borgo dei Presepi», che ha avuto luogo nella festa dell’Immacolata.
Da oltre vent’anni nel periodo natalizio il borgo è caratterizzato dagli allestimenti ingegnosi e originali creati dagli Artigiani del Presepe. In primo luogo il Presepe in movimento, manufatto di grandi dimensioni in cui la Natività è contestualizzata in una corte contadina brianzola, con tutte le sue attività lavorative e non, riprodotte fedelmente con congegni meccanici: un’opera che richiama tra i 15 e i 20 mila visitatori da tutto il Nord Italia e anche dall’estero (vedi qui la brochure).
Ma ogni anno a questo Presepe se ne aggiungono altri: quest’anno, per esempio, è la volta di una Natività installata a sei metri di altezza sopra un faggio secolare nel parco di Villa Ceriani (la stessa struttura in cui è allestito il Presepe in movimento). E ogni anno le offerte libere dei visitatori (l’accesso è gratuito) sono destinate a un fine solidale. Nel 2024 si è pensato alla Terra Santa, come spiegato dal vicario parrocchiale don Ettore Dubini, che ha sottolineato come, in particolare a Betlemme, con il blocco del turismo religioso a causa della guerra, le cooperative francescane e salesiane non lavorino più: «Una situazione che induce le famiglie a lasciare la Palestina in cerca di un futuro migliore. Così abbiamo pensato di devolvere le offerte dei visitatori a quelle popolazioni».
Non solo. Per iniziativa degli Amici di Lillia – associazione missionaria che da sempre collabora attivamente a queste manifestazioni – sabato 21 dicembre nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena verrà portata una fiammella accesa dalla «Luce della Pace», la lampada che arde perennemente nella Basilica della Natività di Betlemme, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra: dal 22 dicembre chiunque potrà recarsi nella chiesa di Crevenna per accendere un cero o una candela e portare nella propria casa la «Luce della Pace».
I Presepi di Crevenna sono visitabili fino a domenica 26 gennaio tutti i giorni (feriali 14-18, festivi 10-12 e 14-18; gruppi anche in mattinata dei giorni feriali su prenotazione al numero 338 2963333).
Per info e iniziative collaterali: www.facebook.com/PresepediCrevenna