Dopo la gioia e la curiosità, è iniziato il tempo della preparazione e dell’attesa. La Chiesa bresciana, che il 12 luglio aveva gioito per il dono del suo nuovo Pastore e che nei giorni successivi era stata attraversata da una sana curiosità per conoscere un po’ meglio chi fosse il vescovo Pierantonio Tremolada, sta preparandosi in queste settimane all’incontro con il successore di monsignor Luciano Monari.
Nelle 473 parrocchie della diocesi da settimane si sta pregando per il «vescovo Pierantonio, che il Santo Padre ha chiamato e mandato come pastore della Diocesi». È una preghiera misurata, forse, ma sincera, convinta e capace di esprimere la vicinanza e l’affetto che Brescia già nutre per il Pastore indicato da papa Francesco.
La misura, uno dei due tratti tipicamente bresciani che monsignor Tremolada avrà tempo e modo di conoscere, sta segnando anche il cammino di preparazione che la Diocesi di Brescia ha intrapreso in vista dell’ingresso e dell’avvio del suo episcopato, fissato per domenica 8 ottobre.
Da qualche settimana è stato costituito un Comitato diocesano che si sta occupando di organizzare la giornata. Già si conoscono le tappe del cammino che il nuovo vescovo seguire attraverso il territorio della diocesi per arrivare in Cattedrale.
Il primo incontro con la terra bresciana avverrà a Urago d’Oglio, comunità posta al confine ovest della provincia, proprio a ridosso delle grandi arterie che portano a Milano. Qui monsignor Pierantonio Tremolada riceverà l’abbraccio e il benvenuto del popolo che il Papa gli ha affidato.
Chiari, Coccaglio, Rovato, Ospitaletto, il Santuario delle Grazie e piazza Loggia (con un momento di preghiera davanti alla stele che ricorda le vittime della strage del 28 maggio 1974) saranno le altre tappe del percorso che porterà il nuovo Vescovo in Cattedrale per la celebrazione eucaristica che segnerà l’avvio del suo episcopato.
Quello attraverso le comunità della diocesi non sarà un cammino meramente fisico e geografico. Tra Urago d’Oglio e piazza Paolo VI a Brescia monsignor Tremolada avrà modo di incontrare, seppur brevemente e per un semplice abbraccio, alcune realtà rappresentative, a diverso titolo, della vitalità bresciana: il mondo dei giovani che, attirato da mille sirene, molte delle quali ingannevole, ha ancora voglia di incontri e relazioni autentiche; quello di un’imprenditoria ancora in larga pare capace, pur nella difficoltà, di mettere al centro della sua azione l’attenzione alla persona; quello della sofferenza che nel Bresciano trova ancora tanti “buoni samaritani”, che ogni giorno si rendono disponibili ad alleviarne le ferite…
Molti ancora i dettagli da mettere a punto, sempre con un occhio di riguardo a quello stile di sobrietà che contraddistingue i bresciani.
C’è, invece, un’iniziativa, tra le tante a cui si sta lavorando in vista dell’arrivo a Brescia del nuovo Vescovo, che è già stata messa a punto. Il 4 ottobre, giorno in cui monsignor Tremolada festeggerà il suo 61° compleanno, nei conventi di clausura delle Carmelitane Scalze, delle Clarisse Cappuccine, del Buon Pastore, della Visitazione di Santa Maria presenti in Brescia e in quello delle Clarisse di Bienno (in Valle Camonica), le monache presenti pregheranno l’intera giornata per il Pastore che papa Francesco ha donato alla Chiesa bresciana.