Sabato 13 febbraio si terrà il Convegno Mondialità, frutto di lunga (ventennale) e consolidata collaborazione tra Caritas Ambrosiana e gli uffici diocesani di Pastorale missionaria e Pastorale migranti, il cui obiettivo è offrire spunti di riflessione e qualche strumento di analisi su tematiche di respiro mondiale, secondo un’angolatura sempre diversa: geopolitica, sociale, economica o culturale, senza evidentemente mai dimenticare una lettura prospettica cristiana ed ecclesiale, né l’attualità.
La pandemia che ormai caratterizza il vissuto di noi tutti, da mesi, è l’attualità più stringente. I confinamenti, le limitazioni, le difficoltà materiali e morali che stiamo vivendo, ci hanno costretti a prendere coscienza (una volta di più) delle nostre fragilità, della nostra umanità; del filo rosso che ci tiene tutti uniti, tutti nella stessa barca, tutti idealmente uguali. Tutti fratelli… oppure no?
Per questa ragione, il Convegno Mondialità di quest’anno, muove proprio dall’attualissima enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti, scelto per titolo, aggiungendo però un punto interrogativo: perché non è scontato, perché non è certezza, eppure resta sempre un desiderio.
Il convegno 2021 intende allora offrire un momento di riflessione particolare sui temi della fratellanza e solidarietà, che la pandemia ha significativamente posto sotto una nuova luce. Fratellanza, che è più del legame di sangue: è fraternità, che riconosce a tutti pari dignità; è solidarietà, «che esprime molto più che alcuni atti di generosità sporadici. È pensare e agire in termini di comunità. È un modo di fare la storia» (FT, 116).
Fra le molte dell’enciclica, la chiave interpretativa ed esemplificativa scelta per il convegno è quella dei movimenti popolari, individuati nello scenario mondiale: ossia chi prova ad agire “dal basso”, tentando appunto un modo diverso di fare la storia. Ai relatori invitati abbiamo chiesto di raccontare la loro esperienza (diretta o indiretta) con i movimenti popolari: di come le persone possano unire speranze e sforzi per produrre un cambiamento, in grado poi di restituire un senso di dignità – alle persone come alle comunità – e un legame inaspettato.
Quest’anno, considerata la situazione, il convegno si svolgerà in diretta streaming: dalle 10 sarà possibile seguirlo in diretta streaming dal canale Youtube di Caritas Ambrosiana.
Dopo il saluto iniziale dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, interverrà il cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, sui concetti di fraternità e solidarietà sostenuti dall’enciclica.
Seguiranno due video-interviste – a Nadia Ait Zai, dall’Algeria, Presidente del Centro Informazione e Documentazione sui diritti delle Donne e dei Bambini, e al Card. Fridolin Ambongo, dal Congo, sul Movimento dei Laici Cristiani – e una tavola rotonda, per raccontare alcune esperienze internazionali di “movimenti popolari”: dagli studenti pro-democrazia di Hong Kong (Gianni Criveller, missionario del Pime) all’opposizione popolare e le minoranze etniche in Turchia (Chiara Zappa, giornalista di Mondo e Missione), dalle comunità ecclesiali di base in El Salvador (Massimo De Giuseppe, storico e docente dello Iulm) all’opposizione popolare nelle Filippine e negli Stati del Sud degli Usa, secondo l’esperienza vissuta dallo stesso cardinale Tagle.
Il convegno e il dibattito seguente (in chat) saranno moderati da Stefano Femminis, responsabile delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Milano.
Iscrizioni on line. Agli iscritti sarà data la possibilità di scaricare una raccolta di articoli sul tema del Convegno, il pdf del libro Un inchino alla vita. Lettere dalla missione e, ai primi 200, in omaggio un abbonamento annuale alla rivista Mondo e Missione.
Info: internazionale@caritasambrosiana.it, tel. 02 76037270; missionario@diocesi.milano.it, tel. 02 8556232; migranti@diocesi.milano.it, tel. 02 8556455