Per giovedì 27 aprile, alle 10, presso il Centro pastorale ambrosiano a Seveso, è convocata la sesta sessione del Consiglio presbiterale diocesano (XI mandato), presieduta dall’Arcivescovo, sul tema «Il lascito della visita del Santo Padre alla Diocesi ambrosiana alla luce della visita pastorale».
In un parallelismo tra la visita pastorale del cardinale Angelo Scola, che ha sollecitato i Decanati e le parrocchie incontrate a impegnarsi in un passo concreto, e la visita di papa Francesco, oltre a raccogliere il dono e il lascito del Santo Padre e farsi provocare dalle sue parole, il Consiglio presbiterale si chiederà a quali scelte pastorali siamo invitati come Diocesi. Nella discussione l’attenzione sarà focalizzata sullo stile espresso sia da papa Francesco nel suo viaggio, sia dal cardinale Scola nella visita pastorale, mediante la scelta di una forma dialogica, cioè di risposta a domande preparate dalla gente, nell’approccio alle comunità.
Dalla visita di papa Francesco anzitutto si raccolgono la ricchezza dei gesti e l’importanza simbolica dei luoghi scelti per accostare Milano: la sua partenza dalla periferia per giungere al centro di Milano e la sua scelta di privilegiare un luogo marginale come il carcere di San Vittore; l’importanza del Duomo come sede della memoria viva e della tradizione della nostra Chiesa, del suo clero e della vita religiosa; l’immersione nel popolo di Dio presso Monza e l’attenzione educativa verso i ragazzi espressa a San Siro. Anche l’Arcivescovo ha assunto questo stesso dinamismo, scegliendo di privilegiare, in questa parte finale del suo ministero, l’incontro con il popolo di Dio delle parrocchie, l’ascolto degli interrogativi che da esse emergono e il dialogo con la gente.
Ma, allora, cosa significa concretamente per la nostra Diocesi uscire verso le periferie? Ascoltare la gente, il popolo santo di Dio, le nostre comunità concrete e rispondere alle loro domande e sollecitazioni? Possiamo dire di avere già fatto dei passi in tale direzione o il cammino da compiere è ancora lungo? Come rinnovare la nostra tradizione spirituale dando rilevanza a ciò che rende viva una memoria e non la confina in un approccio più archeologico che vitale? Come rilanciare la capacità educativa che da sempre contraddistingue la nostra Diocesi, in un tempo nel quale le fatiche e la riduzione di soggetti disponibili ad un approccio educativo con ragazzi e giovani si fa sentire? Saranno queste le domande da cui partirà il dibattitto dei consiglieri sul tema della sessione.
Il Consiglio presbiterale si concentrerà, in particolare, sull’intervento di papa Francesco in Duomo e rivolto ai presbiteri, ai Religiosi e alle Religiose. Per illustrare questo punto, si baserà su una riflessione proposta dal Vicario generale, monsignor Mario Delpini. I lavori termineranno alle 16 con le conclusioni dell’Arcivescovo.