da Il Segno di ottobre
Sono diverse migliaia le donne e gli uomini a cui, nelle elezioni svoltesi il 26 maggio scorso, la comunità cristiana ha chiesto di offrire il proprio servizio, per quattro anni, nei Consigli pastorali parrocchiali e di comunità pastorale della Diocesi e nei Consigli per gli affari economici parrocchiali (Caep). Alla Curia sono stati comunicati i dati da parte di 151 Comunità pastorali sulle 203 esistenti (le quali raggruppano 687 parrocchie) e di 214 parrocchie sul totale di 415 parrocchie non inserite in Comunità pastorali. Ma i dati sono in costante aggiornamento. Stando alle informazioni pervenute meno di un mese fa, i membri dei nuovi Consigli pastorali sono 7.641, con una media di 21 membri per ogni Consiglio. Si stima un totale complessivo che potrebbe superare le 12 mila persone.
Il Consiglio pastorale di Comunità pastorale più numeroso è al momento quello di San Pietro e Paolo ad Arese (44 componenti), mentre a livello di Consigli pastorali parrocchiali il più numeroso è quello di Santa Maria di Lourdes a Milano (34). Anche se alcuni insediamenti sono già avvenuti, il loro percorso inizierà ufficialmente domenica 20 ottobre, quando tutti i componenti dei Consigli pastorali e dei Caep saranno invitati a partecipare alla Messa per la festa della Dedicazione nel Duomo di Milano, presieduta dall’Arcivescovo.
Il percorso formativo
Intanto la Diocesi, in collaborazione con l’Azione cattolica ambrosiana, ha proposto un primo percorso formativo rivolto ai parroci e ai componenti delle Giunte, cioè i nuclei operativi dei nuovi organismi. Si tratta di due incontri per ciascuna delle sette Zone pastorali che si snoderanno da novembre 2024 a marzo 2025: il primo approfondirà la natura profondamente sinodale dei Consigli, il secondo sarà incentrato sul metodo di lavoro. Nel presentarli, il Vicario generale monsignor Franco Agnesi ha ricordato come il lungo cammino che ha condotto fin qui, seguendo il nuovo Direttorio per il rinnovo dei Consigli, sia «stato incoraggiato dalla scelta fatta da voi, in comunione di intenti con i parroci e l’Arcivescovo, di “scommettere” che è meglio assumere responsabilità piuttosto che evitare fastidi; che è meglio rendersi disponibili a far funzionare i Consigli piuttosto che pretendere servizi; che è meglio stimarsi a vicenda e condividere fiducia piuttosto che rassegnarsi al sospetto reciproco e alla rassegnazione»
Le testimonianze
Il Segno di ottobre ha raccolto le testimonianze di monsignor Gianni Zappa, responsabile della Comunità pastorale San Paolo VI – che riunisce San Marco, San Simpliciano, Santa Maria Incoronata e San Bartolomeo – e decano del Centro storico; di don Vittorio De Paoli, alla guida della Comunità Santi Martiri, che riunisce San Vittore al Corpo e San Vincenzo in Prato; e di Helena Brazesco della stessa Comunità pastorale.