In vista del rinnovo dei Consigli parrocchiali, in programma in tutta la Diocesi domenica 26 maggio, proponiamo queste “faq” (domande e risposte), che in estrema sintesi illustrano natura, attività e modalità di composizione di questi organismi
Il Consiglio pastorale parrocchiale o di Comunità pastorale
Che cos’è? È un organo di comunione per la decisione, chiamato a stabilire ogni anno un programma di azione pastorale. Sono di sua competenza tutte le questioni concernenti la vita della comunità. Anche le questioni economiche, benché di competenza del Consiglio per gli affari economici, si iscrivono negli orientamenti tracciati dal Consiglio pastorale.
Nella Comunità pastorale ha la responsabilità di orientarne la vita perché corrisponda all’intenzione missionaria e pratichi lo stile evangelico della comunione, avendo cura di definire le iniziative che mantengono la vivacità e la identità delle singole parrocchie, di favorire la condivisione dei doni, delle risorse e delle proposte che definiscono la Cp e ne mettono in evidenza i vantaggi per il bene delle singole parrocchie.
Da chi è composto? Membri di diritto (nelle Comunità pastorali la diaconia; nelle parrocchie il parroco e gli altri presbiteri e diaconi incaricati in parrocchia; sia nelle Cp sia in parrocchia: un rappresentante per ogni istituto di vita consacrata che operi a favore della parrocchia e il presidente dell’Ac (se presente); membri eletti e membri designati (min 7, max 23; di norma i 2/3 dei membri non di diritto sono eletti).
Chi coordina il rinnovo? La Commissione preparatoria, designata dai Consigli uscenti, assume le scelte circa la composizione, raccoglie le candidature, forma le liste e cura le operazioni di voto.
Chi può votare? I battezzati che hanno compiuto 18 anni e sono canonicamente domiciliati nella parrocchia (in una delle parrocchie della Comunità pastorale) o stabilmente operanti in essa.
Chi può essere eletto? Questi i requisiti formali: 1) 18 anni di età; 2) essere cattolici che hanno completato l’Iniziazione cristiana; 3) la piena comunione con la Chiesa; 4) essere canonicamente domiciliati in parrocchia (in una delle parrocchie della Comunità pastorale) o operanti stabilmente in essa; 5) reduci da non più di tre mandati consecutivi.
Ci sono motivi connessi al proprio impegno sociale che impediscono di essere consiglieri? La guida di una formazione politica, l’essere membro di un’assemblea legislativa, il rivestire le principali cariche amministrative. Chi, già consigliere, si candidasse a tali ruoli, deve autosospendersi dal Consiglio e, se eletto, rinunciare.
C’è un’unica lista elettorale? L’invito (se possibile) è a prevederne almeno due: la Lista Giovani (dai 18 ai 35 anni) e la Lista dei Consiglieri (> di 35 anni). Se ne possono prevedere altre.
Come avviene l’elezione? Le schede elettorali con l’elenco completo dei candidati (vedi fac-simile) vengono distribuite ai fedeli durante le Messe festive di domenica 26 maggio (compresa la vigiliare del sabato) ed eventualmente possono essere rese disponibili nella settimana precedente; sulla scheda va precisato quanti voti esprimere per ogni lista; la Commissione preparatoria si occupa anche dello scrutinio.
E la designazione? Visti gli eletti, il responsabile della Comunità pastorale, in accodo con la diaconia (eventualmente sentendo segretari e moderatori uscenti) o il parroco, confrontandosi con gli altri membri di diritto del consiglio e con i segretari e moderatori uscenti, designa i membri con cui completare il Consiglio, tenendo conto di una giusta rappresentanza dei due sessi e delle realtà vive presenti nel territorio, compresi alcuni appartenenti a significativi gruppi di fedeli di lingua straniera; nella Cp si deve osservare una ragionevole proporzione dei membri appartenenti a ogni parrocchia.
Cosa avviene dopo l’individuazione dei consiglieri? I membri eletti e designati devono sottoscrivere una formale accettazione della carica e degli obblighi inerenti. I loro nomi saranno proclamati durante le Messe domenicali di domenica 2 giugno. L’elenco dei membri deve essere subito trasmesso alla Curia arcivescovile.
Come è strutturato al suo interno? Organismo operativo, con compito di predisporre il metodo di lavoro per ogni sessione, è la Giunta, formata dal Presidente (il parroco o il responsabile di Cp), dai Moderatori e dal Segretario.
Quanto rimane in carica? Dura 4 anni e non decade con la nomina di un nuovo parroco o responsabile di Cp.
Il Consiglio per gli affari economici parrocchiale o di Comunità pastorale
Che cos’è? In parrocchia è l’organismo specificamente deputato ad accompagnare le scelte relative alla sua amministrazione. Nelle Comunità pastorali è uno strumento di coordinamento e comunione tra le singole realtà; non è un organismo unico, ma unitario, ed è costituito dall’insieme dei Consigli per gli affari economici delle parrocchie.
Tra i suoi compiti: coadiuvare nel predisporre il bilancio preventivo; approvare alla fine di ciascun esercizio il rendiconto consuntivo generale; elaborare, in collaborazione con il Consiglio pastorale, un bilancio di missione semplificato; rendere conto al Consiglio pastorale della situazione economica mediante una relazione annuale sul bilancio; esprimere il parere sugli atti di straordinaria amministrazione; garantire il costante rapporto con gli uffici amministrativi diocesani.
Da chi è composto? Membri di diritto (parroco e vicari parrocchiali in parrocchia; responsabile e altri membri della diaconia nella Comunità pastorale); membri designati dal Consiglio pastorale (1/3 dei membri non di diritto); membri designati dal parroco o dal responsabile di Cp, confrontatosi, rispettivamente, con gli altri membri di diritto del Consiglio e con i segretari e moderatori uscenti, oppure con la diaconia (2/3 dei membri non di diritto; nella Cp ogni parrocchia deve avere almeno 3 consiglieri).
Chi può essere designato? Questi i requisiti: 1) 18 anni di età; 2) essere cattolici che hanno completato l’Iniziazione cristiana; 3) essere in piena comunione con la Chiesa; 4) essere canonicamente domiciliati in parrocchia o operare stabilmente in essa; 5) essere reduci da non più di tre mandati consecutivi; 6) distinguersi per integrità morale, essere attivamente inseriti nella vita parrocchiale e capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e competenza professionale (se possibile è da considerare la presenza di competenze giuridiche, economico-finanziarie, economico-amministrative, tecniche).
Ci sono motivi di incompatibilità? Essere congiunti del parroco fino al quarto grado, avere rapporti economici con la parrocchia o ricoprire incarichi incompatibili con la funzione.
Cosa avviene dopo l’individuazione dei consiglieri? I membri designati devono sottoscrivere una formale accettazione della carica e degli obblighi inerenti. I loro nomi saranno proclamati durante le Messe domenicali di domenica 2 giugno. L’elenco dei membri deve essere trasmesso alla Curia arcivescovile.
Come è strutturato al suo interno? Organismi operativi sono il Presidente (il parroco o il responsabile di Cp) e il Segretario (eventualmente, nella Cp, la Giunta).
Quanto rimane in carica? Dura 4 anni e non decade con la nomina di un nuovo parroco o responsabile di Cp.