Definirsi come una ruota di scorta denota bassa autostima. Ma se la gomma soverchia è quella di un’auto del volontariato, allora c’è spazio anche per la gratificazione. Questo prova il Sovvenire nei confronti del Coordinamento Promozione Solidarietà di Bollate, gruppo che – tramite il Vicario episcopale di Zona, monsignor Luca Raimondi – ha ricevuto cinquemila euro derivanti dall’8×1000. Una tantum, «all’occorrenza», proprio come il ruotino d’emergenza che tranquillizza. Si evoca l’immagine degli pneumatici poiché la destinazione individuata per il fondo di carità riguarda il progetto «Quattro ruote amiche».
Il servizio è attivo dal 1981. È rivolto agli utenti bollatesi. Anziani, disabili, minori in difficoltà sono accompagnati presso gli enti preposti per visite mediche e terapie. Tutto gratuitamente. Merito della disponibilità di una ventina di volontari. Le Amministrazioni comunali interessate, tuttavia, hanno assicurato convenzioni. L’offerta copre ciascuna mattina dell’intera settimana.
L’attività del sodalizio non si ferma alla risposta del semplice bisogno. È pure educativa. Presso la locale scuola superiore – l’Istituto Primo Levi – è attivo, per esempio, uno sportello per il volontariato, che mira a sensibilizzare i giovani all’impegno gratuito, fornendone motivazioni e modi di realizzazione.
Fin dall’origine (1979), infatti, il Coordinamento Promozione Solidarietà si è dato una mission ampia. Benché nata per iniziativa del Consiglio pastorale della parrocchia San Martino, è un’organizzazione di volontariato aconfessionale e apartitica, affidata alla responsabilità dei laici. Promuove l’incontro di chi vive la solidarietà come relazione interpersonale e come possibilità di cittadinanza attiva. Svolge azioni concrete a servizio di chi è nel bisogno. Si rapporta con le istituzioni attraverso interventi orientati alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini. Oltre al già citato servizio di accompagnamento presso ospedali o centri di cura, il Coordinamento offre pure consulenza amministrativa e fiscale (per persone anziane) e gestisce il servizio Cerca Lavoro.
Sul suo sito web campeggia una frase di Emanuele Alecci, figura molto nota nel panorama nazionale del volontariato: «Cercatori di aquiloni sono quelle rare persone che sconfiggono la pioggia e riescono sempre a incontrare la speranza e la gioia dopo la tempesta. Cercano gli arcobaleni per farli vedere a quelli che non possono o non vogliono vederli».
È certamente una definizione del proprio impegno, ma è pure un invito per cooptare nuove forze. Chi ha buona volontà, allora, sa dove suonare il campanello.