Dopo un intenso e articolato percorso sul Decanato nelle ultime tre sessioni, l’Arcivescovo chiede ora al Consiglio pastorale diocesano di affrontare nella sua diciassettesima sessione (27 e 28 febbraio), il seguente tema: «La Comunità pastorale e l’esercizio della responsabilità presbiterale al servizio della comunione ecclesiale nell’Arcidiocesi ambrosiana». Due fuochi caratterizzeranno questa sessione: la Comunità pastorale e in essa la diaconia e la figura del presbitero, due fuochi di una sola ellissi, cioè il volto di Chiesa che si sta edificando in questo tempo.
Per prepararsi alla sessione sono stati messi a disposizione due strumenti: una traccia di riflessione ricca delle sottolineature più significative della breve e intensa storia delle Comunità pastorali dal 2006 a oggi e alcune domande sulle dinamiche di corresponsabilità soprattutto tra membri della diaconia e il presbitero responsabile. Ciascun consigliere diocesano potrà scegliere un consiglio di Comunità pastorale per rivolgere queste domande e cogliere dal vissuto alcune dinamiche in atto.
La sessione si svolgerà il 27 febbraio pomeriggio e il 28 mattina. Il sabato inizierà con la presentazione sintetica dei contributi delle Zone, entro i quali risuonerà la varietà delle esperienze di comunità pastorali. Monsignor Luca Bressan, vicario episcopale e soprattutto docente di teologia pastorale, è stato invitato a rileggere e a contestualizzare quanto emergerà dalle Zone. Un primo dibattito concluderà i lavori del sabato. Domenica mattina la commissione reintrodurrà i lavori con un rilancio dei temi e una più precisa focalizzazione sull’esercizio della responsabilità presbiterale.
La vivacità e la ricchezza del lavoro della commissione preparatoria è già stata indice dell’interesse e dell’importanza colte in questo tema dedicato alla comunità pastorale e alla figura del presbitero, attraverso i quali si potrà cogliere il processo di trasformazione della nostra Chiesa locale: una trasformazione fin dalle origini voluta per corrispondere maggiormente alle esigenze attuali della missione della Chiesa.
La modalità on line verrà attuata anche questa volta per ragioni di sicurezza e chiederà molta pazienza e molto impegno a tutti i consiglieri.