«La contemplazione della vicenda dei Magi, che trova un fondamento molto solido nella narrazione evangelica, è un modo di intendere il Natale che non pone l’enfasi sugli aspetti più emotivi e forse anche persino più infantili, legati alla Notte Santa, legati all’immagine della capanna, degli animali, ma piuttosto parla di uomini che cercano Dio e che, per cercare Dio, si confrontano con le domande, con le istituzioni, si confrontano con le tribolazioni. Uomini e donne che da lì, dall’incontro con Gesù, ricavano la grandissima gioia che li sostiene e l’audacia di una nuova vita e di un cammino nuovo. Perciò mi pare che questa riflessione sui Magi sia adatta a celebrare questo Natale, nel quale sentiamo il desiderio non di regredire a una narrazione infantile, ma di guardare avanti, con un proposito di percorsi inediti e di pace».
Questo l’auspicio dell’Arcivescovo che, per la prima volta, ha inaugurato le attività natalizie della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana. Accolto e accompagnato dal prefetto, monsignor Marco Navoni, e dal presidente del Collegio dei Conservatori, Lorenzo Ornaghi, l’Arcivescovo, dopo aver osservato un bel presepe della tradizione napoletana (proveniente dal Museo del Presepio di Dalmine e posto all’ingresso dell’Istituzione), è salito alla Sala 23 della Pinacoteca dove ha potuto ammirare la magnifica Adorazione dei Magi – considerato il capolavoro di Andrea Schiavone -, resa nella sua intera bellezza dopo il restauro presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. L’opera sarà visitabile fino al 4 febbraio.
Poi il momento forse più suggestivo, quando, circondato da tutti i Dottori dell’Ambrosiana, da studiosi e dipendenti, nel Cortile degli Spiriti Magni, monsignor Delpini ha acceso – con tanto di count down -, l’albero di Natale posto al centro dello storico spazio a cielo aperto, dove si conservano le statue di alcuni grandi uomini di scienza e di lettere, come Platone, San Tommaso, Shakespeare e altri. Anche questa una “prima volta”.
Poi, ancora, presso la rettoria di San Sepolcro e la sottosante cripta millenaria, annessa al complesso museale dell’Ambrosiana, l’Arcivescovo ha sostato davanti a una collezione di presepi ispirati alle figure dei Magi di diversa fattura e tipologia. E tutto per seguire il filo rosso de «Il cammino dei Re», come si intitola la mostra diffusa che prosegue all’interno della Pinacoteca con tre opere: l’Adorazione dei Magi di Tiziano, del Maestro del Santo Sangue e di Serafino Morazzone. Itinerario che si conclude, appunto, nella cripta di San Sepolcro con una selezione di figure di Magi e tre presepi completi provenienti dal Museo del Presepio di Dalmine. Senza dimenticare il maestoso gruppo scultoreo in terracotta Compianto sul Cristo morto, collocato nella cripta e attribuito alla scuola di Agostino de’ Fondulis, in pieno restauro.
Per consultare il ricchissimo palinsesto delle iniziative natalizie dell’Ambrosiana: www.ambrosiana.it