Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/chiesa-e-ambientalisti-in-dialogo-per-una-ecologia-integrale-483032.html
Sirio 18 - 24 novembre 2024
Share

Creato

Chiesa e ambientalisti in dialogo per una «ecologia integrale»

Connettere il rispetto per la «casa comune» e la giustizia sociale è il punto di partenza dell'incontro tra l'Arcivescovo e le associazioni riunite in una “rete” regionale, in programma sabato 27 novembre nella parrocchia milanese di San Giorgio. Don Lorenzo Maggioni coordinerà la mattinata: «Il tempo è scaduto, la pandemia ci ha dato la sveglia»

di Annamaria Braccini

21 Novembre 2021

Un dialogo per affrontare una delle questioni più urgenti e gravi di oggi e, insieme, un tema tra i maggiormente dibattuti a livello globale. Sarà quello che il 27 novembre, dalle 10, presso il salone San Giorgio dell’omonima parrocchia milanese, vedrà riuniti con l’Arcivescovo i rappresentanti delle associazioni che compongono Rete Ambiente Lombardia, cui aderiscono una sessantina di realtà presenti sull’intero territorio lombardo.

Ad approfondire il senso dell’iniziativa è don Lorenzo Maggioni, moderatore dell’incontro in quanto membro della Commissione ambiente del Forum delle Religioni di Milano: «Abbiamo chiesto all’Arcivescovo, in quanto Metropolita lombardo, di confrontarci per cercare di tessere un dialogo intenso con la Chiesa, in un momento in cui la questione dell’inquinamento ambientale è all’ordine del giorno. Il nostro obiettivo è costruire “dal basso” un consenso sociale e un patto tra credenti, anche di diverse fedi, avendo tuttavia nella Chiesa cattolica un interlocutore fondamentale, consapevoli che i risultati sono spesso deludenti se aspettiamo che siano solo i capi del mondo a fare qualche passo avanti».

Qual è l’idea portante di questa scelta?
L’idea è ispirata alla Laudato si’, con il desiderio di creare una piattaforma su cui si possa convergere partendo da posizioni e spiritualità differenti e cercando di fare qualcosa di concreto per la nostra «casa comune». Rispetto a una visione materialistica o utilitaristica dell’ambiente e della natura, usata come merce di scambio o come bacino d’utenza da cui ricavare ricchezze in maniera più o meno lecita, chi ha a cuore l’ambiente mostra di avere a cuore anche un altro modo di concepire la persona umana, connettendo giustizia sociale e rispetto ambientale.

È importante ripetere questi concetti. È questo lo scopo del convegno?
In realtà, più che un convegno sarà un dialogo, nel quale le diverse associazioni vogliono esprimere il proprio interesse legato a uno spazio circoscritto di territorio lombardo, ma ispirato dalla logica della sussidiarietà, per cui le questioni affrontate possono diventare di interesse comune. La Chiesa, che nella sua Dottrina sociale ha proprio i principi della sussidiarietà e della solidarietà, può insegnare moltissimo da questo punto di vista, anche considerando che ormai il tempo è scaduto, come ha dimostrato in maniera clamorosa la pandemia.

Don Lorenzo Maggioni

Appunto, la pandemia cosa può insegnare in tema di ambiente? 
Anzitutto occorre considerare l’impatto che il Covid ha avuto nelle nostre zone. Infatti, studi elaborati da università di prestigio mondiale – Harvard, Berlino, le Università di Sassari e di Catania, l’Università Politecnica delle Marche – hanno dimostrato, facendo una comparazione tra le mappe, che l’impatto è stato molto più devastante nella Pianura Padana, laddove l’ambiente è degradato dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria. In quelle aree il sistema immunitario delle persone è sottoposto a uno stress per cui si è calcolato che l’incidenza del virus possa aumentare del 20% e oltre, rispetto ad altre zone meno segnate. Un altro studio, dell’Università degli Studi di Milano, dice che per il biossido di azoto Milano conta 1500 morti all’anno. Inoltre, basti pensare che tra i nuclei urbani più inquinati di Europa, la seconda è Cremona e ci sono città situate nella pianura Padana. Purtroppo su questo manca un’informazione seria, ma da questa crisi globale deve venire una sveglia per tutti. Dobbiamo cambiare radicalmente il nostro sistema economico e sociale e soprattutto il rapporto tra società e politica. I cittadini devono avere voce sui problemi che affliggono la loro vita, chiedendo ai politici non semplicemente un consenso immediato e facile, ma di porre mano concretamente alle questioni in campo.

Come si articolerà allora il dialogo?
Aprirà la discussione don Gabriele Scalmana, già responsabile per la Pastorale sociale e le Questioni ambientali della Diocesi di Brescia, che ha lavorato per anni in un territorio duramente colpito da tali problematiche. In Italia parliamo spesso della «terra dei fuochi», ma anche nel Bresciano esiste una situazione di grave emergenza: dalle cave nelle quali è stato depositato materiale tossico o radioattivo, agli inceneritori, l’inquinamento tra i più alti d’Europa secondo uno studio di Lancet, così come a Bergamo. Non a caso, due delle città più colpite dalla pandemia. Poi sarà la volta dei rappresentanti delle associazioni, che racconteranno le loro esperienze, mettendo anche in luce alcuni problemi che affliggono la vita normale della gente, soprattutto la salute dei più deboli. A seguire, la risposta dell’Arcivescovo e, se il tempo lo consentirà, uno spazio per il dialogo.

La Piattaforma Laudato Si'

«Invito tutte le persone di buona volontà a esercitare la cittadinanza attiva per la cura della casa comune»: così papa Francesco, durante l’Angelus di domenica scorsa, ha lanciato la Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, a cura del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: uno spazio in cui istituzioni, comunità e famiglie possono imparare e crescere insieme, nello spirito dell’ecologia integrale.

Leggi anche

Ecologia
Cittadini per l’Aria

Gerometta: «Creato, perché la Chiesa può fare la differenza»

«L’ambiente è la nostra casa e deve dare da vivere, non far morire - sottolinea la presidente di Cittadini per l’Aria, partecipante all’incontro di sabato 27 novembre -. Chiediamo che il mondo ecclesiale sostenga e prenda su di sé il grido dei cittadini che chiedono un cambiamento»

di Annamaria Braccini

Emergenza
smog

Pezzoni: «Clima, ambiente e salute, Cremona dimostra che tutto è connesso»

«La nostra città è la più inquinata d’Italia dalle polveri sottili, e questo ha aggravato gli effetti della pandemia», rileva il presidente della rete di associazioni ambientaliste in quel territorio, presente all’incontro del 27 novembre a Milano. «All’Arcivescovo chiederemo di promuovere un evento che coinvolga istituzioni e cittadini sui temi della “Laudato si’”»

di Annamaria Braccini

Ambiente
Cop26

Morandini: «Cop26, un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto»

Così il collaboratore della Fondazione Lanza e membro del Gruppo “Responsabilità per il Creato” della Cei definisce il Glasgow Climate Pact: «Il fatto che la famiglia umana provi a camminare insieme è un segno di speranza»

di Gigliola ALFAROAgensir

Glasgow
inondazioni-a-Pucallpa-

I missionari alla Cop26: «Il clima è impazzito, servono fondi ben orientati»

La sfida ambientale si intreccia con economia, stili di vita, ricchezza-povertà, migrazioni. Quali reazioni dal mondo missionario? Alcune voci da Mozambico, Perù e Brasile

di Ilaria DE BONIS Redazione “Popoli e Missioni”

Messaggio
PapaUdienzaPiazzaSanPietro_21112018_0412-755×491

Il Papa alla Cop26: «Non c’è più tempo per aspettare»

«Sono troppi i volti umani sofferenti di questa crisi climatica»: così Francesco ai leader mondiali riuniti a Glasgow per la conferenza Onu

1 e 2 ottobre
Siccità clima deserto

I cristiani di Milano riflettono sui cambiamenti climatici

Nel contesto del Pre-COP Summit che in città anticipa la Conferenza di Glasgow, in programma una tavola rotonda presso la Chiesa metodista e una celebrazione ecumenica in Santo Stefano