Dopo la nuova ondata di arrivi di siriani in Stazione Centrale, lavora a pieno regime il nuovo centro di accoglienza da 100 posti aperto il mese scorso da Caritas Ambrosiana e Cooperativa Farsi Prossimo in via padre Carlo Salerio 51. Dall’inizio della settimana, nella struttura ogni sera arrivano almeno 30 nuovi ospiti, per il 50% bambini (anche neonati). Stremati dal lungo viaggio, alcuni addirittura disidratati, vestiti sommariamente. Le famiglie restano per qualche giorno e poi ripartono per il Nord Europa.
La condizione in cui si trovano i profughi è drammatica. Famiglie spesso con bambini piccoli, dopo la traversata in mare e lo sbarco sulle coste siciliane arrivano in treno a Milano e giungono alla Stazione Centrale senza nulla con sé. Per questa ragione don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, ha deciso di lanciare un appello: «Per dare loro una primissima accoglienza ci servono soprattutto generi igienico sanitari: dentifrici, spazzolini, shampoo, bagno schiuma, rasoi, schiuma da barba, assorbenti igienici donna, pannolini per bambini di misure diverse e poi capi di abbigliamento».
Per la raccolta di materiali Caritas Ambrosiana ha istituito un’unità di crisi presso l’Area Emergenze Nazionali, la stessa struttura che entra in funzione in caso di calamità naturali come alluvioni e terremoti. Ci si può mettere in contatto chiamando al telefono 02.76037277 o via mail (emergenze@caritasambrosiana.it).
Dall’inizio dell’emergenza Caritas Ambrosiana e la Cooperativa Farsi Prossimo hanno accolto oltre 3 mila persone nelle varie strutture che via via hanno messo a disposizione: prima in via Novara, poi nell’ex scuola del Comune di via Fratelli Zoia, poi in via Monluè e infine nell’ultimo mese nel complesso di via Padre Carlo Salerio 51, un grande centro di proprietà della Suore della Riparazione, di cui la cooperativa Farsi Prossimo ha ristrutturato una parte dimessa per adibirla all’ospitalità in particolare della famiglie di profughi provenienti dalla Siria. Il nuovo centro sarà inaugurato venerdì 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Caritas Ambrosiana e la Cooperativa Farsi Prossimo hanno deciso di intitolarlo a Suraya, la prima bambina siriana nata a Milano, poco più di un mese fa, quando la madre era accolta in uno dei centri Caritas.