«Quello che vivremo dal 24 al 26 maggio prossimi sarà il 34esimo seminario internazionale delle Cellule parrocchiali di evangelizzazione. Questo incontro, prima della pandemia, aveva lo scopo di promuovere il metodo di evangelizzazione parrocchiale, cioè un nuovo modo di essere parrocchia, non centrata solo sulla Messa domenicale, ma – come diciamo noi – che vola con due ali, secondo quanto è scritto nel secondo capitolo degli Atti (“Ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case”). La logica è quella di una grande comunità che incontra piccole comunità nelle case. Ora il seminario si rivolge a parroci e responsabili». Don Paolo Fenech, presidente dell’Organismo internazionale di servizio per le Cellule, successore in questo prestigioso incarico del “padre” delle Cellule, monsignor Pier Giorgio Perini, per tutti don Pigi, spiega così il significato del momento che vedrà la presenza dell’Arcivescovo venerdì 24 maggio alle 17 per la celebrazione eucaristica da lui presieduta nella Basilica di Sant’Eustorgio, la “culla” delle Cpe.
Le Cellule sono diffuse in tutto il mondo, quindi saranno presenti molti delegati dall’estero…
Oggi abbiamo tanti Paesi che organizzano seminari a livello nazionale per le comunità, mentre noi abbiamo sentito il bisogno di rivolgere l’incontro ai parroci e ai leader delle Cellule. Difatti, il tema di quest’anno è il ministero pastorale del parroco e della guida di Cellula. Attendiamo, quindi, oltre 80 delegati che vengono anche da America, Africa e da diversi Paesi europei.
L’Arcivescovo ha partecipato sempre a tali seminari e il 30 aprile scorso, per la prima volta, ha visitato e pregato in un incontro di Cellula. Un segno di grande attenzione…
Certamente e ringraziamo monsignor Delpini. Come dice anche il nome dell’organismo internazionale, siamo a servizio della Chiesa. Quindi, il nostro rapporto con i Pastori è fondamentale e sempre nutrito e coltivato.
Tutto si svolgerà come tradizione nella Basilica di Sant’Eustorgio, dove le Cellule sono nate per l’intuizione dell’allora parroco don Perini, a indicare il legame con le radici…
Don Pigi è stato colui che provvidenzialmente ha diffuso questo metodo nella Chiesa cattolica, che lui stesso aveva scoperto, nel 1987, in Florida, da un prete missionario irlandese, che lo aveva, a sua volta, sperimentato nella Chiesa protestante nella Corea del Sud. Don Pigi rimase entusiasta di quanto aveva visto e volle anche lui condividere con i fedeli l’idea di fare della comunità una “parrocchia in fiamme”, con una fede ardente e dedicata all’evangelizzazione. L’esperienza si diffuse rapidamente, come per contagio, prima nella parrocchia di Sant’Eustorgio, poi progressivamente in numerose altre realtà in Italia e all’estero. Don Pigi ha organizzato oltre 20 seminari di formazione che hanno avuto effetti in tutto il mondo, per cui il Pontificio Consiglio per i laici gli chiese di costituire un organismo internazionale che riconobbe.