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Lutto

Caritas Ambrosiana piange Donatella e Tommaso

Donatella Alfarano lavorava nel settore documentazione: una malattia l’ha vinta a 59 anni. Tommaso Corradini si occupava dei “social”: è morto in un incidente stradale a 36 anni

di Paolo BRIVIO

8 Febbraio 2022
Donatella Alfarano e Tommaso Corradini

Donatella e Tommaso. Se ne sono andati praticamente insieme. Due vite interrotte, tra lo sgomento dei colleghi, che si aggiunge a quello dei familiari, dopo essere approdate allo stesso luogo di lavoro e di servizio in momenti e seguendo percorsi molto diversi.

Semi di bene nel mondo

Caritas Ambrosiana piange la morte di due dipendenti, scomparsi a due giorni di distanza l’uno dall’altra. Donatella Alfarano si è spenta sabato 5 febbraio, dopo una malattia di alcuni mesi. Era un volto “storico” della sede di via San Bernardino, una di quelle colonne silenziose che, senza quasi che ce ne si accorga, reggono la storia di un’organizzazione. Dei suoi 59 anni, infatti, 30 Donatella li ha dedicati a Caritas. Occupandosi nell’ultimo decennio del settore documentazione, ma lungo la sua intera parabola professionale di microprogetti, gli interventi di ridotta entità economica che si finanziano ai quattro angoli del mondo su richiesta delle comunità locali (diocesi, parrocchie, istituti missionari e religiosi): piccoli semi di aiuto, che fanno germogliare diffuse storie di sviluppo. In 30 anni, Donatella ne ha esaminate e “licenziate” almeno 1.500, ricevendo nel suo ufficio decine e decine di vescovi, sacerdoti, operatori pastorali e sociali di tutto il mondo. Con la pazienza e la precisione del giardiniere, ha preparato i documenti perché si finanziassero pozzi, condotte idriche, ambulatori medici, orti di comunità, scuole, corsi di formazione, centri aggregativi per minori, percorsi di emancipazione per donne: 1.500 semi di futuro, divenuti piantine, poi frutti di coraggio e speranza.

Storie positive

Tommaso Corradini, 36 anni, vittima ieri mattina, lunedì 7 febbraio, del maxitamponamento innescato dalla nebbia sull’autostrada A26 nei pressi di Alessandria, era invece approdato in Caritas da soli 5 anni. Ma aveva subito rivelato doti umane e professionali che l’avevano fatto apprezzare dai colleghi. Della Caritas si era “innamorato”, giovanissimo, come volontario a servizio delle popolazioni colpite dal terremoto in Molise. Poi aveva completato il suo ciclo di studi in filosofia e con un master in fundraising. E alla Caritas Ambrosiana era dunque tornato da professionista, nel 2016, gestendo i social media e contribuendo alle attività di raccolta fondi con la sua dedizione, la sua energia, la sua capacità di innovazione (ma anche tornando nelle zone terremotate, in occasione del sisma del 2016 di Amatrice). Era convinto che i social, sovente territorio di scetticismo e d’odio, potessero essere contaminati da storie positive, di speranza, di inclusione, di risalita, di visibilità per gli invisibili. Continuamente ripeteva che la Caritas Ambrosiana aveva enormi potenzialità, per dare voce ai poveri che quotidianamente incontra. E ha messo tutto se stesso in un’avventura che, a ben vedere, era il proseguimento delle sue esperienze passate di educatore.

L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha inviato al direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, un messaggio di cordoglio per la morte di Donatella e Tommaso. Il ricordo dei colleghi è affidato alla pagina Facebook di Caritas Ambrosiana.