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Percorsi ecclesiali

La Diocesi nel Cammino sinodale

Sirio 18 - 24 novembre 2024
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Cei

Cammino sinodale, ecco «I cantieri di Betania»

È il documento per il secondo anno di ascolto. Il cardinale Zuppi: «Le nostre comunità diventeranno capaci di “uscire”»

12 Luglio 2022
«Cristo nella casa di Marta e Maria», di Jan Vermeer

Si intitola I Cantieri di Betania il testo con le prospettive per il secondo anno del Cammino sinodale che viene consegnato alle Chiese locali ed è disponibile sul sito dedicato. Questo documento – spiega il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nell’introduzione – «è frutto della sinodalità» e «nasce dalla consultazione del popolo di Dio, svoltasi nel primo anno di ascolto (la fase narrativa), strumento di riferimento per il prosieguo del Cammino che intende coinvolgere anche coloro che ne sono finora restati ai margini». Secondo il Cardinale, «è tanto necessario ascoltare per capire, perché tanti non si sentono ascoltati da noi; per non parlare sopra; per farci toccare il cuore; per comprendere le urgenze; per sentire le sofferenze; per farci ferire dalle attese; sempre solo per annunciare il Signore Gesù, in quella conversione pastorale e missionaria che ci è chiesta». Si tratta, dunque, di «una grande opportunità per aprirsi ai tanti “mondi” che guardano con curiosità, attenzione e speranza al Vangelo di Gesù».

L’icona e i tre cantieri

Il testo – che ha come icona biblica di riferimento l’incontro di Gesù con Marta e Maria, nella casa di Betania – presenta tre cantieri: quello della strada e del villaggio, quello dell’ospitalità e della casa e quello delle diaconie e della formazione spirituale. Questi cantieri potranno essere adattati liberamente a ciascuna realtà, scegliendo quanti e quali proporre nei diversi territori. A questi ogni Chiesa locale potrà aggiungerne un quarto che valorizzi una priorità risultante dalla propria sintesi diocesana o dal Sinodo che sta celebrando o ha concluso da poco.

Il documento viene diffuso all’inizio dell’estate, «perché così abbiamo modo di impostare il cammino del prossimo anno. Lo sappiamo: a volte sarà faticoso, altre coinvolgente, altre ancora gravato dalla diffidenza che “tanto poi non cambia niente”, ma siamo certi – conclude il cardinale Zuppi – che lo Spirito trasformerà la nostra povera vita e le nostre comunità e le renderà capaci di uscire, come a Pentecoste, e di parlare pieni del suo amore».

In vista della realizzazione dei cantieri, durante l’estate, attraverso il sito dedicato, verranno messe a disposizione esperienze e buone pratiche come doni reciproci tra le Chiese locali.