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Turismo e fede

Cammini storici, un invito a mettersi in marcia

Una “pratica” che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio “boom” e che promette un ulteriore sviluppo in occasione dell’Anno Santo del 2025. Gli itinerari sono documentati in cataloghi, guide e siti dedicati

di Massimo PAVANELLOResponsabile del Servizio diocesano Turismo e pellegrinaggi

13 Agosto 2023

«Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?”, chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”. “Non lo so”, rispose Alice. “Allora – disse lo Stregatto – non ha importanza”».

Questo dialogo – vergato dallo scrittore Lewis Carroll in Alice nel paese delle meraviglie – è meno ipotetico di quanto si immagini. Ogni operatore del settore ne ha dovuto sostenere uno simile. Ci riferiamo qui, ça va sans dire, ai Cammini storici e di fede.

Verso il Giubileo

La domanda degli utenti ha avuto una generalizzata impennata già da qualche anno, non solo a ragione delle ristrettezze di movimento dovute alla pandemia. E l’offerta, almeno quantitativa, non si è fatta attendere. Numerosi territori hanno così disegnato tracciati che attraversano la propria geografia. Qualcuno è strutturato come un vero e proprio «Cammino», qualche altro è per lo più «una camminata».

Le autorità competenti stanno lavorando per dare un indirizzo robusto al comparto. La Regione Lombardia è una di queste, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Lombarda. Anche a livello nazionale è stato pubblicato un «Catalogo dei Cammini religiosi», da parte del Ministero del Turismo, al quale si accede garantendo alcuni parametri.

La promozione (razionalizzata) del settore è anche orientata a preparare il terreno al Giubileo del 2025, il cui tema coincide con la materia in oggetto «Pellegrini di speranza».

La lunga introduzione è un ausilio per coloro che desiderano mettersi in marcia in queste settimane estive. Non è un invito alla rinuncia, bensì al coraggio. Al coraggio di farsi una domanda di senso e di discernere mete e percorsi. Ne segnaliamo qualcuno, senza pretese di esaustività, pescando tra circonferenze diverse.

L'Abbazia di Chiaravalle
L’Abbazia di Chiaravalle

Qualche proposta

Il primo itinerario che citiamo, in omaggio alla recente Giornata mondiale della gioventù, è il Cammino portoghese. Numericamente, per frequentatori, al secondo posto tra i rami del Cammino di Santiago. Inizia a Lisbona. L’ingresso in Spagna avviene a Tui, in Galizia. Il cammino attraversa Pontevedra, dove si trova la chiesa della Madonna Pellegrina. Il percorso prevede pure una variante che passa da Fatima.

C’è poi il Cammino di San Colombano. Inizia in Irlanda e termina a Bobbio. Un buon tratto interessa la Lombardia. Accanto al tracciato seguito da Colombano, sono state innestate pure antiche vie. È il caso, a nord di Milano, di alcune tappe del Sentiero del Viandante, della Via Francisca del Lucomagno e del Cammino dei Monaci. Informazioni si possono trovare nel web www.thecolumbanway.org/it/, oppure all’interno della guida pubblicata da Terre di mezzo.

La stessa casa editrice distribuisce pure la guida de La Strada delle Abbazie, un itinerario più locale, che attraversa il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco del Ticino. Nel panorama di fontanili, navigli e mulini, spiccano sette edifici sacri, tuttora abitati: San Lorenzo in Monluè; San Pietro in Gessate; Chiaravalle; Viboldone; Mirasole; Santa Maria in Calvenzano a Vizzolo Predabissi; Morimondo (maggiori info su www.cittametropolitana.mi.it/strada_abbazie/)

L’ultimo suggerimento riguarda il Cammino di San Giovanni. È sorto recentemente e ha un breve chilometraggio. Unisce Melzo a Lodi. Passa dal Santuario di San Giovanni del Calandrone in Merlino e arriva alla cattedrale laudense. Anche in questo caso il tracciato ne incrocia altri, entrando con loro in sinergia, come il Cammino di Sant’Agostino, il Cammino dei Monaci e la Via Francigena. Il progetto è reperibile qui.

In settembre, lungo questi e altri percorsi, sono già previsti appuntamenti pubblici. In quel mese cade la Giornata mondiale del turismo, che quest’anno riflette su «Turismo e investimenti verdi». La declinazione del tema trova facile applicazione sui Cammini.