Nonostante in Burkina Faso gli attacchi alla popolazione civile siano sempre più frequenti nelle regioni del Nord e dell’Est, Mani Tese, Ong che da oltre 57 anni si batte per la giustizia nel mondo, prosegue il suo impegno nel Paese contro la povertà, sviluppando venti nuove attività produttive, imprenditoriali e innovative coinvolgendo donne, giovani locali e migranti della diaspora in Italia.
Si avvia infatti alla conclusione il progetto “Imprese sociali innovative e partecipazione dei migranti per l’inclusione sociale in Burkina Faso”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e da Fondazione Maria Enrica, e realizzato da Mani Tese, in qualità di capofila, in partenariato con Fondazione Acra, CeSPI, Chico Mendes, Fenafer-B, Fiab, Comune di Ouagadougou, Comune di Milano, Ital-Watinoma e associazione Watinoma.
In Burkina Faso i risultati del progetto sono stati presentati durante un evento pubblico l’1 giugno. In Italia il progetto verrà illustrato il 13 luglio alle 18 in diretta online con il coinvolgimento di alcuni dei protagonisti del progetto sia dall’Italia che dal Burkina Faso. L’evento è un’occasione per dare voce a tutte le realtà coinvolte, che potranno così raccontare in maniera diretta le loro esperienze.
La crisi in Burkina Faso
In Burkina Faso, Mali e Niger è in atto una crisi che sembra inarrestabile e che sta causando immani sofferenze alla popolazione civile: attacchi, morti e migliaia di sfollati che devono fuggire dalle proprie terre.
«Le persone e, in particolare, le comunità rurali stanno soffrendo molto questa situazione di vera e propria guerra – racconta Giulia Polato, Responsabile Paese di Mani Tese in Burkina, che a Ouagadougou gestisce i progetti dell’Ong -. Con il suo impegno e quello dei suoi collaboratori Mani Tese attualmente sta portando avanti cinque progetti per combattere la povertà diffusa che colpisce la sua popolazione. La povertà è purtroppo un terreno fertile per i terroristi, che riescono così a reclutare giovani senza prospettive di futuro».
Il progetto “Imprese sociali”
Tra gli interventi di Mani Tese nel Paese in risposta alla povertà è quasi giunto alla sua conclusione il progetto, di una durata complessiva di 38 mesi, “Imprese sociali innovative e partecipazione dei migranti per l’inclusione sociale in Burkina Faso”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e da Fondazione Maria Enrica.
Le diverse organizzazioni coinvolte – Mani Tese, capofila del progetto, e i già citati partner – hanno operato su più fronti per rispondere alle sfide della “terra degli uomini integri”. Nell’ambito del progetto sono state infatti numerose e importanti le attività imprenditoriali promosse.
Tra queste, la creazione e l’avvio di 20 piccole imprese di donne e giovani della filiera agro-alimentare nelle regioni Centro-Est e Centro-Ovest del Burkina Faso, che ha visto il coinvolgimento anche delle associazioni della diaspora burkinabé in Italia, sostenitrici di alcune di queste imprese grazie a un reinvestimento utile delle loro rimesse.
A queste imprese Mani Tese ha dedicato la web serie “Imprese per crescere insieme in Burkina Faso”, on line sul canale YouTube della ONG: una raccolta di 20 video (con sottotitoli in italiano e francese) che racconta le storie delle imprenditrici e degli imprenditori che hanno contribuito a crearle. A loro è anche dedicato un blog tematico sul sito di Mani Tese: “L’impresa di crescere insieme”.
Nell’ambito del progetto sono stati inoltre formati oltre 900 giovani e 60 insegnanti sull’informatica di base e le nuove tecnologie ed è stata avviata un’impresa sociale di commercializzazione di prodotti burkinabé sostenuta anche da campagne di sensibilizzazione sull’alimentazione sana e sostenibile.
Il progetto ha visto anche l’installazione di un impianto di irrigazione sulla cintura verde della città di Ouagadougou, la distribuzione di kit di orticoltura e motopompe a 201 donne agricoltrici della capitale e l’organizzazione, a Ouagadougou, del Forum Africano del Milan Urban Food Policy Pact, a cui hanno aderito diverse città africane raccogliendo la sfida per una prospettiva sostenibile di urban food system.
I risultati del progetto sono stati presentati a Koudougou il 1° giugno 2021 durante un evento alla presenza delle autorità locali, che hanno sempre accompagnato il progetto, e del direttore e dello staff dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Burkina Faso e Niger, che hanno seguito da vicino tutti gli interventi realizzati in questi tre anni. All’evento erano presenti tutte le 20 imprese e alcuni dei produttori sostenuti dal progetto, con stand espositivi dei loro prodotti.
«È stato un lavoro impegnativo – conclude Giulia Polato -, ma pensiamo di aver dato tutti gli strumenti alle imprese formate affinché siano solide e continuino a crescere. Non possiamo che augurare loro un beog neere (“avvenire migliore” in lingua locale mooré) per tutto ciò che le aspetta».
Domenico Bruzzone, direttore della sede Aics di Ouagadougou, ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto, complimentandosi per l’impegno profuso dai partner dell’iniziativa e sottolineando come le tematiche relative all’inserimento lavorativo dei giovani e allo sviluppo dell’imprenditorialità siano due temi chiave dell’Agenzia.
Mirko Tricoli, funzionario di supporto alla sede Aics di Ouagadougou e in precedenza referente per Aics del Summit Nazionale delle Diaspore in Italia, ha rimarcato quanto anche il coinvolgimento attivo della diaspora in questo progetto sia stato da apprezzare. Nel nostro Paese, infatti, la diaspora burkinabè è spesso un attore attivo, integrato e partecipe dello sviluppo economico: integrarla nel progetto non solo ha dimostrato un’attenzione particolare e una conoscenza delle dinamiche relazionali Italia-Burkina, ma anche «un perfetto allineamento con il lavoro e la strategia dell’Agenzia».
Info: cooperazione@manitese.it
Iscrizioni all’evento online: https://www.manitese.it/l-impresa-di-crescere-insieme