Santa Gianna Beretta Molla (1922-1962) è giustamente ricordata come la «santa della famiglia e della vita» per il gesto eroico che la portò a condurre a termine una gravidanza a rischio pur di preservare la bimba che aveva in grembo. Con questa definizione vi è però il pericolo di perdere di vista altri aspetti della sua straordinaria testimonianza, in particolare quelli che attengono la sua professione di medico, scelta come una vera e propria vocazione laicale insieme a quella di sposa e madre. Medico condotto e pediatra, Beretta Molla nel suo studio di Mesero esercitava il lavoro con scienza, coscienza, empatia e carità nei confronti dei pazienti, in particolare le persone più fragili.
È proprio per questa ragione che la diocesi di Milano, in collaborazione con l’Azione cattolica ambrosiana, nell’anno centenario della nascita di santa Gianna, si è fatta promotrice di un convegno teologico-pastorale dal titolo «La cura come consolazione. L’originale santità di Gianna Beretta Molla» (vedi qui la locandina). L’appuntamento è fissato per sabato 4 febbraio presso il Centro diocesano (via Sant’Antonio 5) a Milano dalle 9.30 alle 10.30. Dopo il saluto del vicario generale della diocesi, monsignor Franco Agnesi, interverrà don Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione con una relazione dal titolo Presenza e assenza: il polso della consolazione. Seguirà l’intervento di Alessandra Augelli, docente di Pedagogia Interculturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore su Affiancare la solitudine e creare legami: Santa Gianna e la tessitura della trama comunitaria. Modera Maria Teresa Antognazza, giornalista e direttore editoriale Itl/Centro Ambrosiano, e autore di alcuni testi sulla Santa, uno dei quali dedicato ai ragazzi (vedi qui).
Le Porte Sante
Don Giuseppe Marinoni, parroco di Magenta e coordinatore delle celebrazioni per il Centenario, afferma: «Dopo le festività riprendono progressivamente gli appuntamenti dedicati a Santa Gianna, che è cresciuta nell’Azione Cattolica. Appuntamenti che finora si sono svolti principalmente nei suoi luoghi di vita, tra le città di Magenta e di Mesero, e adesso per la prima volta nella grande Milano con un convegno sul tema della cura. Santa Gianna. anche nelle vesti di medico. si è presa cura del prossimo, con particolare attenzione ai meno abbienti».
Per l’Anno Centenario, fino al 28 aprile 2023, resteranno aperte quattro Porte Sante in altrettante chiese ambrosiane legate alla vita di Santa Gianna Beretta Molla. La prima è nella Basilica San Martino di Magenta, dove la Santa è stata battezzata e dove è stato celebrato il suo matrimonio. Le altre tre si trovano nella chiesa del Buon Consiglio a Pontenuovo di Magenta (in cui pregava ogni giorno e dove furono celebrati i suoi funerali), nel Santuario di Mesero (paese dove ha esercitato la professione di medico) e a Trezzano sul Naviglio (nella prima chiesa a lei dedicata nella diocesi di Milano).