L’incontro dei giovani italiani a Loreto vedrà anche la presenza di alcuni loro coetanei europei e dell’area del Mediterraneo: 800 ragazzi, provenienti da 50 Paesi diversi, che rappresenteranno un ulteriore invito al confronto e allo scambio di esperienze. Genti diverse, unite “dalla gioia di appartenere alla stessa famiglia dei credenti”.
Quasi 800 giovani delegati in rappresentanza di 50 Paesi dell’Europa e del Mediterraneo si uniranno ai loro coetanei italiani nell’incontro con Benedetto XVI, in programma a Loreto l’1 e 2 settembre. Nella piana di Montorso, che ospiterà l’evento, sventoleranno le bandiere dell’Inghilterra, della Danimarca, della Repubblica Ceca ma anche della Finlandia, dell’Estonia, della Lettonia, del Libano, della Moldova, dell’Olanda, dell’Austria, della Svizzera.
Le delegazioni più numerose sono quella polacca (con cento ragazzi, di cui cinquanta di Cracovia), segue la rappresentanza francese e spagnola rispettivamente con 50 delegati, poi quella croata, ungherese, greca, russa, portoghese e slovena, formate ciascuna da circa 25 persone. Sebbene meno numerosi, non hanno voluto mancare all’appuntamento neppure Algeria, Egitto, Tunisia, Giordania, Siria, Autorità Palestinese, Israele e Turchia.
Dall’Ucraina arriveranno rappresentanti di rito latino e greco-cattolici, mentre la delegazione libica è formata da tre iracheni, due filippini e un egiziano. Ci saranno poi giovani da Lussemburgo, Andorra, Liechtenstein, Cipro e Malta che nei giorni che precederanno l’evento saranno ospitati dalla diocesi di San Marino-Montefeltro. La Chiesa di Ancona-Osimo sarà gemellata con Romania, Montenegro e Cracovia, mentre quella di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia con Croazia e Albania. La Diocesi di Foligno con il Belgio, quella di Imola con la Scozia, quella di Teramo-Atri con l’Australia, Paese che il prossimo luglio contraccambierà l’accoglienza in occasione di Sydney2008.
“La presenza di delegati esteri – spiegano gli organizzatori – rappresenta un invito al confronto e allo scambio di esperienze, oltre che l’occasione per creare relazioni che possano durare anche dopo l’incontro di Loreto”. E proprio questo è lo spirito che anima i giovani delegati. “Partecipare a quest’evento – sottolinea Dalia della Lituania – significa partecipare alla festa: condividere con i giovani italiani la gioia di appartenere alla stessa famiglia dei credenti, esprimere l’entusiasmo giovanile l’essere cristiani, riempirsi del coraggio di continuare ad essere i Suoi apostoli in mezzo ai miei coetanei”.
Le fa eco Armantos di Cipro: “porterò a tutti i ragazzi di Cipro il messaggio che ci sono tanti altri come noi, tanto diversi in colore e nazionalità, ma tanto simili in modo di vita e pensiero, con una spiritualità straordinaria per il nostro tempo”. “In Grecia – osserva Maria – i giovani cattolici essendo minoranza non hanno tanta libertà di condivisione e di espressione e il cammino ecumenico è ancora lungo, ma spero che questo grande evento susciti in ognuno di noi la voglia di diventare testimoni veri prima di tutto della nostra vita e poi della nostra fede”.