Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/asfa-don-giampiero-era-il-primo-a-voler-parlare-con-noi-musulmani-2813756.html
Sirio 18 - 24 novembre 2024
Share

Testimonianza

Asfa: «Don Giampiero era il primo a voler parlare con noi musulmani»

Il cordoglio per la scomparsa di Alberti espresso dal presidente del Consiglio direttivo della Casa della cultura islamica di Milano, con lui cofondatore del Forum delle Religioni: «Un grande amico»

di Annamaria BRACCINI

5 Settembre 2024
Mahmoud Asfa

«Voglio esprimere le condoglianze mie personali e di tutta la nostra comunità per la perdita di don Giampiero Alberti che, per noi, è stato sempre un grande amico e l’animatore del dialogo con i musulmani. Era il primo a parlare, a voler dialogare con la nostra comunità». A dare voce al dolore della Casa della Cultura Musulmana di Milano – sul cui profilo Fb la notizia della morte di Alberti appare con grande evidenza – è il presidente del Consiglio direttivo, Mahmoud Asfa.  

Eravate molto vicini?
Sì. Mi ricordo che in tutte le occasioni di feste, ma anche nei momenti critici, era sempre al fianco della nostra comunità. Don Giampiero Alberti è stato un grande personaggio e la sua scomparsa non è solo una perdita della Chiesa, ma per tutti, per Milano, per le comunità religiose che vi sono a Milano. Spero davvero che la Chiesa ambrosiana riesca a trovare persone che continuino il suo lavoro. Personalmente è stato veramente un grande amico: andavo a trovarlo a casa, lui ogni tanto veniva a trovarmi a casa e, quindi, per me è stata un’amicizia di fratellanza unica.

Lei e Alberti siete anche stati tra i fondatori del Forum delle Religioni di  Milano…
Il Forum è nato dal famoso discorso del cardinale Martini del 1990 che invitava ad aprirsi e a confrontarsi con l’Islam. Poi abbiamo lavorato insieme per tanti anni, con la crescita delle diverse presenze religiose in città e del dialogo tra le comunità. Lui era l’animatore, il creatore, la mente pensante di questo Forum che adesso conta più di 27 confessioni religiose che si incontrano una volta al mese. Abbiamo lavorato moltissimo, scoperto tanti punti in comune e che si può lavorare, collaborare.

La Casa della Cultura Islamica ricorderà pubblicamente la sua figura?
Domani, venerdì 6, faremo una preghiera speciale per lui che era molto noto tra noi, non solo a livello dei responsabili. Veniva alla Casa nelle feste della fine Ramadan e teneva sempre un discorso iniziando con le parole in arabo «la pace sia con voi»: parlava del Dio unico, della nostra collaborazione, era davvero molto amato da tutti.