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Speciale

L’Arcivescovo in Perù

Sirio 11 - 17 novembre 2024
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Perù/3

Ambrosiani sulle acque del Rio delle Amazzoni

Nella terza giornata nel Paese sudamericano l’attraversamento in barca del principale affluente del grande fiume e la visita a una piccola comunità che vive nella regione, con una sola classe scolastica e la cura spirituale affidata ad alcune Suore salesiane

di don Tommaso NAVAFidei donum ambrosiano a Pucallpa

19 Luglio 2024
L'Arcivescovo durante la traversata del fiume

Una giornata intensa e molto bella, soprattutto per gli incontri vissuti con la gente, la terza trascorsa in Perù dall’Arcivescovo e dalla delegazione ambrosiana (don Maurizio Zago, don Franco Gallivanone e don Ambrogio Cortesi).

Dopo il momento di preghiera tra noi, monsignor Delpini ha iniziato la giornata andando a visitare il Collegio Don Bosco del Vicariato apostolico, che esprime il desiderio di dare un’educazione umana e cristiana ai circa 500 ragazzi che lì studiano. Ha incontrato loro e i professori e, dopo alcuni canti, ha rivolto loro un breve discorso prima della preghiera comunitaria e della benedizione.

L’accoglienza sull’altra riva

Successivamente ci siamo recati al porto, perché insieme alle Suore salesiane del Sacro Cuore di Gesù ci siamo imbarcati per attraversare il fiume Ucayali, il più lungo affluente del Rio, che dà nome anche alla regione. Abbiamo così raggiunto un piccolo villaggio chiamato Brisa de Abancai. Siamo «passati all’altra riva», come si dice nel Vangelo, dove i bambini del villaggio ci hanno accolto con la bandiera del Perù, un cartello con il nome del villaggio e tutto il calore di cui sono capaci. Proprio sulla riva hanno intonato due canti e poi, con una camminata di un quarto d’ora, abbiamo raggiunto il villaggio, dove vivono 20 famiglie.

Siamo andati nella cappellina – dove le Suore si recano frequentemente e anche noi preti, quando possiamo, le accompagniamo per celebrare la Messa -, dove sono stati pronunciati i discorsi ufficiali. Hanno parlato il professore della piccolissima scuola, una suora e il presidente del pueblo, poi è seguita la presentazione di monsignor Delpini e degli altri sacerdoti. Dopo un canto e una preghiera, l’Arcivescovo ha donato una targa al presidente del pueblo, noi abbiamo consegnato le immaginette alle famiglie e poi abbiamo condiviso la merenda con i bambini.

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Dopo la visita alla scuola del villaggio, siamo entrati nella casa di una famiglia appartenente alla tribù nativa di questa regione, per un momento di benedizione, prima del pranzo a casa delle suore. Successivamente abbiamo riattraversato il fiume per recarci nella parrocchia di Santa Rosa dove risiedono queste suore (tre coreane, una giapponese e una peruviana).

A un momento di riposo nel Vicariato sono seguiti i colloqui di noi sacerdoti con l’Arcivescovo. È stato bello poter parlare con lui e raccontargli come stiamo vivendo. Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati nella parrocchia di San Martin de Porres, di cui sono parroco. La gente ci aspettava e ci ha accolto con un piccolo ballo dei chierichetti. .

La Messa, molto gioiosa, è stata animata dal coro dei giovani e partecipata da molta gente per essere un giorno feriale. Nell’omelia l’Arcivescovo ha riflettuto sul Vangelo («venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi, io vi darò ristoro»), spiegando che Gesù, di fronte alle fatiche, dice che la soluzione non è umana, ma è «stare con me». Un messaggio di speranza per la gente, spesso stanca e afflitta. La Messa si è conclusa con un momento di adorazione eucaristica guidato da monsignor Delpini, che al termine si è fermato a salutare i fedeli e a benedirli: qui la gente vuole sempre essere benedetta, sente il desiderio di questo contatto con Dio, e quindi l’Arcivescovo si è prestato volentieri.

In serata abbiamo cenato a casa di una famiglia della parrocchia, con una specialità tipica a base di pesce del fiume. Anche questo un momento molto bello e familiare, prima del meritato riposo