«Le comunico sin da adesso la nostra gioia nel poter accogliere presso il Santuario di Fatima questo pellegrinaggio, così come il Signor Arcivescovo Mons. Mario Delpini». Immediata e partecipe, è arrivata recentemente la risposta di padre Carlos Cabecinhas – rettore del Santuario portoghese – all’annuncio del viaggio ambrosiano in terra lusitana. Trasferta che si terrà all’inizio di settembre. Con una deviazione, per chi lo desidera, anche a Santiago de Compostela. Mèta, quest’ultima, che sarà raggiunta pure dai giovani milanesi durante il mese di agosto.
Il progetto modulare di pellegrinaggio diocesano – dal titolo: «Entrati in città, c’erano Giacomo e Maria» – è già stato presentato (leggi qui). Qui invece offriamo un focus mirato su Fatima (vedi qui la locandina).
I contenuti li mutuiamo dal colloquio online che padre Cabecinhas ha avuto, lo scorso anno, proprio con i fedeli ambrosiani (leggi qui). «Il messaggio di Fatima – ricordava – è nato proprio in un ambiente di crisi, durante la Prima Guerra Mondiale. Quindi, è stato un messaggio di speranza in un mondo ferito. Rimane attuale anche oggi. C’è un invito a prendere consapevolezza della propria debolezza, ma anche del fatto che non siamo soli. Dio non ci abbandona. Maria è sempre presente».
Tutto ciò trova declinazione anche nella preparazione alla prossima Giornata mondiale della gioventù, che nel 2023 si celebrerà a Lisbona. Il Santuario è chiaramente coinvolto. Infatti, confermava il rettore, «abbiamo scelto come progetto pastorale, per questo triennio, un cammino verso quell’appuntamento. Rivolgendoci non solo ai giovani, poiché a Fatima arrivano tutti». Questo lo scadenzario tematico: «Lodate il Signore che solleva i deboli» (2021); «Alzati, sei testimone di quello che hai visto» (2022); «Maria si alzò e andò in fretta» (2023).
Due i binari su cui scorrerà la predicazione in questi anni, affermava padre Carlos: «Lasciarsi guidare da Maria, per essere portatori della gioia evangelica; imparare da lei anche la dimensione missionaria, ad alzarsi». Inoltre, «la preghiera del rosario, vocazione di Fatima, e l’esempio dei giovani santi pastorelli – Francesco e Giacinta, morti di pandemia un secolo fa – aiuteranno a vivere cristianamente anche i nostri giorni».
È questo l’abbraccio che riceverà il pellegrinaggio diocesano di Milano.
Presso il Servizio per il turismo e i pellegrinaggi ed il Servizio per i giovani e l’università, si possono reperire le informazioni generali. L’organizzazione tecnica è affidata alla agenzia Duomo viaggi.