Quando si ha a che fare con la gestione del potere urge tanta sapienza. Infatti il rischio è sempre quello che gli ideali sbandierati s’infrangano sugli scogli del proprio ego, che diviene cieco di fronte alla tentazione di imporsi. Quanti bravi politici – almeno sulla carta – abbiamo visto perdersi per colpa del loro narcisismo e più malamente lasciarsi corrompere dalle tentazioni di chi necessitava del loro placet per ottenere favori.
Se per fare politica bastasse la competenza avremmo città, regioni e Stati fiorenti e senza grossi problemi, ma la storia c’insegna la dura lezione del cuore dell’uomo, sempre in lotta tra il desiderio di bene e le lusinghe del male. Ecco perché alla competenza si deve unire la sapienza.
La sapienza è dono di Dio, ma chiede di essere invocata e ricercata. Su questa scia vorrebbe inserirsi la proposta socio-politica della Diocesi di Milano. Attraverso l’incontro con persone “sapienti”, esperte nei loro ambiti, proveremo a immaginare quali attenzioni avere per immaginare le città del futuro, mossi dal desiderio che il bene cresca e si possa diffondere.
Inizieremo con una due-giorni a ottobre. Immersi nella rilassante visione che Villa Cagnola sempre dona, proveremo a osservare come Bibbia e Magistero sociale trasudino sapienza. Saranno poi Rosangela Lodigiani e Francesco Tundo a tessere trame di sapienza dentro i rispettivi ambiti di competenza: la sociologia e il diritto tributario. Invece Edoardo Zin ci presenterà la figura di un grande statista.
Il percorso si svilupperà poi a cadenza mensile e vedrà succedersi ospiti tutti molto competenti nelle loro materie. Credo che l’interdisciplinarietà sia ormai necessaria per avere uno sguardo capace di cogliere la complessità nelle sue varie sfaccettature.
Questa proposta è un piccolo seme, ma dietro alle persone invitate vi è stata una scelta condivisa e la certezza che ciascuno di coloro che interverranno potrà dare un reale contributo allo sviluppo di un pensiero sapiente.
In questi anni abbiamo anche visto come tra i partecipanti si creano relazioni virtuose e scambi di esperienze. Queste connessioni sono un valore aggiunto per lo sviluppo di legami comunitari.
Sempre come Diocesi, esiste anche una proposta mirata a chi vive nelle terre del Varesotto e che avrà il suo fulcro proprio a Villa Cagnola. L’inizio sarà comune per entrambi i percorsi.
La speranza è quella di poter vivere tutto il percorso in “presenza” e di concludere presso un agriturismo della Coldiretti – che insieme a Confcommercio sostiene il nostro percorso – dove don Bruno Bignami, Chiara Giaccardi e Antonella Occhino dialogheranno con l’aiuto della giornalista Annamaria Braccini. La scelta di questo luogo è legata al fatto che al termine è previsto un breve momento conviviale per i partecipanti.
Scrive il nostro Arcivescovo: «Si avverte il bisogno di una “sapienza politica”». Questo percorso si muove precisamente in tale direzione, o almeno questo è ciò che nel profondo desideriamo.