L’incontro con il «vescovo d’Arabia», monsignor Paul Hinder, e la sua Chiesa di migranti (cristiani) che nel Golfo Persico vive in un contesto rigidamente musulmano. L’intitolazione dell’Auditorium a padre Piero Gheddo, missionario giornalista, scomparso nello scorso mese di dicembre. E poi la consegna del crocifisso a preti, suore e laici in partenza per la missione: sei padri del Pime, tre missionarie dell’Immacolata e una coppia di sposi con la loro bambina. Sono solo alcuni degli ingredienti di Tuttaunaltrafesta 2018, la kermesse dei missionari del Pime che sabato 15 e domenica 16 settembre pianta le sue tende al Centro missionario di via Mosé Bianchi 94 a Milano.
La novità di quest’anno è che l’appuntamento arriva al Pime dopo una serie di tappe «on the road» vissute in primavera in alcune piazze della Lombardia (Inzago, Varese, Morimondo, Sotto il Monte, Introbio). E va a coincidere con il Congressino missionario, il tradizionale momento che da quasi novant’anni segna l’inizio delle attività, accompagnando la partenza dei missionari. Tema di quest’anno – in comunione con il cammino diocesano del Sinodo – è la «Chiesa dalle genti». Raccontata però con gli ingredienti di sempre della fiera al Pime: gli stand con i prodotti del commercio equo e dell’economia solidale, i laboratori per bambini e ragazzi, le animazioni e le testimonianze dal mondo.
Tra le voci più significative quella di monsignor Hinder, frate cappuccino di origine svizzera, che dal 2005 è il vicario apostolico dell’Arabia Meridionale. Al Pime sabato 15 alle 16 racconterà la sua esperienza di pastore di centinaia di migliaia di cristiani – nella stragrande maggioranza lavoratori migranti giunti dall’Asia e dall’Africa – che vivono la loro fede in città come Abu Dhabi, Dubai o Muscat. Inoltre monsignor Hinder porterà anche il grido di dolore dello Yemen, altro Paese sotto la sua giurisdizione pastorale, che da tre anni ormai è sfigurato da una guerra dimenticata e sanguinosissima, combattuta anche con armi made in Italy.
A seguire – sempre sabato 15 alle 17 – vi sarà poi l’intitolazione dell’Auditorium a padre Piero Gheddo, che avverrà all’interno di un concerto per la pace del Corpo musicale di Moltrasio, che si esibirà insieme al Coro Orlando di Lasso di Milano, al Coro Pieve d’Isola di Ossuccio e al Coro Santa Croce di Vacallo. Domenica 16 il cuore delle due giornate, con la Messa delle 10.30 durante la quale vi sarà il mandato ai missionari partenti. E proprio per sottolineare il legame con il Sinodo che la Chiesa di Milano sta vivendo a presiederla sarà monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale e presidente della Commissione sinodale.
Tra le attività proposte nella due giorni, infine, l’Escape Pime un gioco di gruppo per grandi promosso dal Museo Popoli e Culture anche per far conoscere i tesori storici ed etnografici custoditi nelle collezioni del Centro missionario. Il programma completo è sul sito www.tuttaunaltrafesta.it dove è possibile anche sostenere la campagna «Educazione, scuola di pace», per tre progetti in Camerun, Brasile e Myanmar.