Lavoro e intelligenza artificiale sono i temi al centro di due proposte formative estive dell’Azione cattolica ambrosiana, entrambe ospitate tra fine luglio e l’inizio di agosto a Santa Caterina Valfurva (Sondrio), alla casa La Benedicta del Centro orientamento educativo.
«Chi è l’uomo perché te ne curi? La passione per l’umano nell’epoca dell’artificiale» è il titolo della cinque giorni in programma dal 27 al 31 luglio per persone adulte dai 30 anni in su. Interverranno Anna Ballatore (dottoranda in filosofia alla Facoltà di teologia di Lugano), Francesco Stoppa (psicanalista, saggista e formatore), Lorenzo Fazzini (responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana), don Sergio Massironi (collaboratore del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale del Vaticano) e don Cristiano Passoni (assistente generale dell’Azione Cattolica ambrosiana). «Un grande nuovo pensiero, denominato intelligenza artificiale, aleggia sul mondo – spiegano gli organizzatori -. Non si sa bene dove porterà e come, ma già si annuncia come la svolta più grande dell’umanità dai tempi della Rivoluzione industriale. L’idea di dedicare alcuni giorni a questo tema non intende sostare sul dato tecnico in gioco. Piuttosto, a partire da esso, vuol sondare le conseguenze di questa rivoluzione annunciata. La nostra questione è un’altra e del tutto decisiva: come continuare a essere umani? L’antica e saggia domanda del Salmo 8 diventa più vera e urgente che mai: che cosa è l’uomo perché te ne ricordi?».
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Lavoro, partecipazione e comunità è invece il tema della 4 giorni, dal 31 luglio al 3 agosto, per adulti e giovani organizzata insieme da Ac ambrosiana, l’Ac delle diocesi di Brescia e Como e Acli della Lombardia. Un progetto comune, spiega Maria Malacrida, vicepresidente dell’Ac ambrosiana, che «nasce dal desiderio di confrontarsi insieme su questi temi tra realtà associative ecclesiali amiche, portando ciascuno un diverso contributo e diversi punti di vista». «Alla quattro giorni rifletteremo su lavoro, democrazia e partecipazione – chiarisce Malacrida – e lo faremo sia con il contributo di relatori, sia in modalità laboratoriale e con tavoli di condivisione in stile sinodale. Ci sarà però spazio anche per approfondire la conoscenza reciproca e scoprire le montagne della Valfurva con una gita».
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