Contro le paure, osare la condivisione. È la ricetta de «Il pane spezzato è più buono dell’aragosta», riproposta da Caritas Ambrosiana anche per il Natale 2018.
Parlando ai volontari invitati a partecipare alla celebrazione eucaristica vespertina in Duomo nella quinta domenica dell’Avvento ambrosiano, l’Arcivescovo ha suggerito come migliore antidoto al pregiudizio l’incontro personale: «Auspico che si passi dalle categorie alle persone». Quale migliore occasione delle feste natalizie, allora, per mettere in pratica il suggerimento, magari proprio con un gesto concreto come un invito a tavola?
L’appello della Caritas è rivolto ai milanesi e agli abitanti della diocesi ambrosiana affinché nei giorni di festa aprano le porte di casa e condividano pranzi e cene, più o meno ricche e raffinate, con chi si trova in difficoltà. Sono graditi inviti per Natale, Capodanno e l’Epifania, ma sono ben accetti anche quelli per i giorni che coprono l’intero periodo di festa. Saranno gli operatori di Caritas Ambrosiana a girare l’offerta alle persone che usufruiscono dei servizi di assistenza e a comunicare il nome dell’invitato a chi avrà aderito all’iniziativa.
I cittadini che intendono partecipare a «Il pane spezzato…» devono dare la propria disponibilità inviando una mail allo Sportello Volontariato di Caritas Ambrosiana entro martedì 18 dicembre. Gli operatori faranno giungere gli inviti ai propri utenti e richiameranno le famiglie per concordare i dettagli.
L’iniziativa «Il pane spezzato è più buono dell’aragosta» è stata proposta per la prima volta da Caritas Ambrosiana nel 2013, recuperando così una consuetudine milanese che si era interrotta dopo diversi anni. Ad ogni edizione sono centinaia gli incontri che nascono da questa esperienza.