«Potete darci una mano a sostenere una nostra iniziativa?». È nata così, come una delle tante richieste di collaborazione che giungono alla scuola, e invece durante l’anno è divenuto un rapporto più solido, quello tra Caritas-Banco alimentare di Molteno e l’Ics Molteno.
Per l’Avvento la Caritas ha chiesto di diffondere anche a scuola l’appello a raccogliere generi alimentari di prima necessità per garantire a famiglie in difficoltà una borsa della spesa solidale: «Le richieste di aiuto crescono in maniera esponenziale, vogliamo trovare altri canali di diffusione oltre le Messe. Anche solo qualche chilo in più di pasta e zucchero ci serve». Alla fine i chili sono stati ben 300 tra olio, pasta, biscotti, latte…
Ogni lunedì i rappresentanti di classe delle terze della scuola secondaria a Molteno raccoglievano in un carrello della spesa le borse che gli alunni portavano. «Visto che all’inizio la proposta non decollava – spiega la docente Elena Bonfanti, responsabile dei progetti della scuola -, sono stati loro a passare nelle classi, a diffondere un volantino per sollecitare i compagni. Responsabilizzarli è stata la chiave di volta del progetto». «A noi – dice Marco Villa, della Comunità pastorale locale – non interessava il quantitativo, ma diffondere un’abitudine alla solidarietà e al dono, all’interno della loro quotidiana giornata scolastica».
I volontari stessi, con il parroco don Massimo Santambrogio, hanno dato l’esempio ringraziandoli con un incontro prima di Natale, ricco di doni per tutti, ma soprattutto occasione per conoscere la Caritas. In Quaresima l’operazione si è ripetuta alla scuola primaria di Garbagnate Monastero. La classe 2A ha poi visitato la sede del Banco alimentare, per rendersi conto di come venivano gestiti e distribuiti gli aiuti raccolti: ne è stato ricavato anche un articolo (leggi qui).
Il rapporto si è consolidato e dal confronto spontaneo con i volontari dell’Emporio è emerso il bisogno di rinnovare la grafica delle etichette per i prodotti presenti sugli scaffali (leggi qui). È diventato un compito autentico, coordinato dalle docenti Lorenza Corti e Milena Colombari, che ha visto lavorare in gruppo i ragazzi gestendo una richiesta dall’ideazione alla realizzazione concreta. «Non si è trattato solo di un bel gesto come si prospettava all’inizio – chiude il dirigente scolastico, Marco Magni -, ma di un campo concreto di sviluppo di varie competenze, di concreto orientamento, e per la scuola in generale di rapporto con gli enti e il territorio».