Tante mani blu su uno sfondo giallo, i colori della bandiera ucraina, assieme alla bandiera italiana, alla data e all’ora dell’invasione russa e al volto del presidente ucraino Zelensky. È il murale realizzato nell’oratorio di Corbetta, nato da un’idea del parroco don Alessandro Teodi e frutto del lavoro di bambini, giovani, adulti e famiglie.
Nell’omelia della Messa di domenica 27 febbraio il parroco ha parlato della guerra in riferimento al tema del perdono, difficile da affrontare «dopo quello che sta capitando in Ucraina» ma solo se non si capisce «chi è il Dio cristiano e come agisce». «Il vero miracolo di Dio – ha sottolineato – è tenere assieme quegli opposti che noi non riusciamo neanche a concepire vicini»: mentre per gli uomini «o si perdona o ci si vendica, o si perdona o si fa giustizia, o si perdona o ci si ricorda», invece «Dio si vendica perdonando, fa giustizia perdonando. Fa memoria perdonando», perché ««il perdono non è una cosa che Dio fa, ma è Dio stesso». E «quando si è perdonati da Dio», «si è costretti a incontrare il vero volto di Dio e si è costretti a incontrare il vero volto di noi stessi». Quindi «a tutti quelli che in diversa misura sono responsabili di quello che sta accadendo», don Alessandro consiglia «di tremare come non hanno mai fatto prima, proprio perché Dio li perdonerà. E questo li travolgerà in maniera più violenta di un tank che non si ferma».