Quando la bellezza, “l’intelligenza” del cuore, la fantasia della carità diventano una scelta condivisa e, soprattutto, si fanno realtà, non può che nascerne un miracolo. E un poco è davvero un miracolo – anche se alla sua unicità in tutti i sensi siamo abituati – quello che ha come protagonista il Duomo. La Casa di tutti i milanesi, la cattedrale sempre più “viva”, appunto, nello splendore che si mostra. Attraverso iniziative significative e “adeguate” a questo periodo di festa, tra le quali una “brilla” più delle altre e delle mille luci della città che illuminano le sue terrazze, ora visitabili anche di sera. Perché è la luce di un “farsi prossimo” molto particolare: aiutare il Duomo, come ha chiesto espressamente il Cardinale, facendolo da dietro le sbarre di un carcere. Sei detenuti sudamericani reclusi nel tristemente noto VI braccio di San Vittore hanno infatti avuto l’idea: donare 100 collane fatte con le loro mani per contribuire al restauro della guglia maggiore della Cattedrale, per la quale è in corso un complesso e oneroso restauro conservativo.
«Questi sei ragazzi sono milanesi solo temporaneamente – dice con emozione Rosalba Riva, 74 anni, ma con un’energia da giovanissima, insegnante volontaria di accessori di moda a san Vittore -, eppure hanno sentito il bisogno di rispondere all’appello dell’Arcivescovo. Erano persino un poco impauriti che la loro iniziativa non fosse accolta, e invece il Cardinale ha accettato subito e con entusiasmo. D’altra parte – e nel dirlo Rosalba si emoziona -, l’Arcivescovo, la mattina di Natale, proprio a san Vittore, ha dimostrato tutto il suo affetto per chi vive in carcere».
Le 100 collane-corone da oggi esposte presso l’Infopoint accanto al Duomo possono essere acquistate con una donazione minima di 25 euro: da notare che portano impresso il marchio registrato e tutelato, “Collana Corona”, con due “C” incatenate.
Ma la passione per il “Domm” non finisce qui, perché anche la Veneranda Fabbrica del Duomo si è ovviamente attivata. Così, fino al 9 gennaio 2011 (con la sola esclusione del 31 dicembre), le splendide Terrazze e la Cattedrale stessa saranno per la prima volta aperte al pubblico anche di sera, dalle 17 alle 21. E ancora: il 29 dicembre, il 3, il 5 e il 7 gennaio dalle 19.30 alle 20.30 sarà possibile assistere ai “Concerti d’organo” eseguiti dal prestigioso organo del Duomo, il più grande del mondo (composto da 16.000 canne).
«Il nostro Duomo – spiega l’arciprete, monsignor Luigi Manganini – è sempre più una Cattedrale di pietre vive, di fede per chi crede e comunque luogo aperto a tutti, casa davvero dei milanesi e non. Le luci che illuminano le vetrate, le terrazze fruibili di sera, l’accompagnamento della musica, i concerti che abbiamo previsto fanno del Duomo un cuore che pulsa con uno splendore evidente, ma spesso inatteso, perché si potranno scoprire tante suggestioni nascoste normalmente ai più».
Insomma, anche in quella capacità di “stupire il mondo” con una Cattedrale completamente illuminata e restaurata che aveva auspicato il Cardinale, il Duomo si fa “tempio ininterrotto”, grande cantiere, alla quale ogni cittadino, come fu nei tempi antichi, può e deve dare il suo contributo, così come le istituzioni.
Sì, perché proprio questa è semmai l’unica zona d’ombra: i finanziamenti. Lo scandisce con chiarezza estrema il presidente della Veneranda Fabbrica Angelo Caloia: «Privati, enti, associazioni, ma anzitutto lo Stato deve fare la sua parte. L’attenzione al Duomo, ai restauri della Guglia maggiore ci onorano e rendono conto di un rinnovato interesse per la Cattedrale, ma le promesse vanno mantenute». E il pensiero va al contributo annuale di cinque milioni di euro all’anno, la cui erogazione era stata promessa dal premier a luglio, proprio dalle Terrazze. «Senza questi danari che occorrono per la manutenzione ordinaria, ci troveremo in grande difficoltà, potendo garantire solo un quinto di questi interventi». Quando la bellezza, “l’intelligenza” del cuore, la fantasia della carità diventano una scelta condivisa e, soprattutto, si fanno realtà, non può che nascerne un miracolo. E un poco è davvero un miracolo – anche se alla sua unicità in tutti i sensi siamo abituati – quello che ha come protagonista il Duomo. La Casa di tutti i milanesi, la cattedrale sempre più “viva”, appunto, nello splendore che si mostra. Attraverso iniziative significative e “adeguate” a questo periodo di festa, tra le quali una “brilla” più delle altre e delle mille luci della città che illuminano le sue terrazze, ora visitabili anche di sera. Perché è la luce di un “farsi prossimo” molto particolare: aiutare il Duomo, come ha chiesto espressamente il Cardinale, facendolo da dietro le sbarre di un carcere. Sei detenuti sudamericani reclusi nel tristemente noto VI braccio di San Vittore hanno infatti avuto l’idea: donare 100 collane fatte con le loro mani per contribuire al restauro della guglia maggiore della Cattedrale, per la quale è in corso un complesso e oneroso restauro conservativo.«Questi sei ragazzi sono milanesi solo temporaneamente – dice con emozione Rosalba Riva, 74 anni, ma con un’energia da giovanissima, insegnante volontaria di accessori di moda a san Vittore -, eppure hanno sentito il bisogno di rispondere all’appello dell’Arcivescovo. Erano persino un poco impauriti che la loro iniziativa non fosse accolta, e invece il Cardinale ha accettato subito e con entusiasmo. D’altra parte – e nel dirlo Rosalba si emoziona -, l’Arcivescovo, la mattina di Natale, proprio a san Vittore, ha dimostrato tutto il suo affetto per chi vive in carcere».Le 100 collane-corone da oggi esposte presso l’Infopoint accanto al Duomo possono essere acquistate con una donazione minima di 25 euro: da notare che portano impresso il marchio registrato e tutelato, “Collana Corona”, con due “C” incatenate.Ma la passione per il “Domm” non finisce qui, perché anche la Veneranda Fabbrica del Duomo si è ovviamente attivata. Così, fino al 9 gennaio 2011 (con la sola esclusione del 31 dicembre), le splendide Terrazze e la Cattedrale stessa saranno per la prima volta aperte al pubblico anche di sera, dalle 17 alle 21. E ancora: il 29 dicembre, il 3, il 5 e il 7 gennaio dalle 19.30 alle 20.30 sarà possibile assistere ai “Concerti d’organo” eseguiti dal prestigioso organo del Duomo, il più grande del mondo (composto da 16.000 canne).«Il nostro Duomo – spiega l’arciprete, monsignor Luigi Manganini – è sempre più una Cattedrale di pietre vive, di fede per chi crede e comunque luogo aperto a tutti, casa davvero dei milanesi e non. Le luci che illuminano le vetrate, le terrazze fruibili di sera, l’accompagnamento della musica, i concerti che abbiamo previsto fanno del Duomo un cuore che pulsa con uno splendore evidente, ma spesso inatteso, perché si potranno scoprire tante suggestioni nascoste normalmente ai più».Insomma, anche in quella capacità di “stupire il mondo” con una Cattedrale completamente illuminata e restaurata che aveva auspicato il Cardinale, il Duomo si fa “tempio ininterrotto”, grande cantiere, alla quale ogni cittadino, come fu nei tempi antichi, può e deve dare il suo contributo, così come le istituzioni.Sì, perché proprio questa è semmai l’unica zona d’ombra: i finanziamenti. Lo scandisce con chiarezza estrema il presidente della Veneranda Fabbrica Angelo Caloia: «Privati, enti, associazioni, ma anzitutto lo Stato deve fare la sua parte. L’attenzione al Duomo, ai restauri della Guglia maggiore ci onorano e rendono conto di un rinnovato interesse per la Cattedrale, ma le promesse vanno mantenute». E il pensiero va al contributo annuale di cinque milioni di euro all’anno, la cui erogazione era stata promessa dal premier a luglio, proprio dalle Terrazze. «Senza questi danari che occorrono per la manutenzione ordinaria, ci troveremo in grande difficoltà, potendo garantire solo un quinto di questi interventi». – – La cartolina delle iniziative (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/cartolina_iniziative_natalizie_Duomo.pdf) – L’appello dell’Arcivescovo per il Duomo (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/Appello_Duomo_Tettamanzi.pdf) – I lavori dei detenuti (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/Progetto_detenuti_Duomo.pdf) – La salita alle guglie (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/Apertura_straordinaria_Duomo.pdf) – La biografia del maestro Vianelli (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2010/biografia_M_Vianelli.pdf) –
Milano
Le iniziative del Duomo durante le feste natalizie
Concerti d'organo e salita alle guglie per ammirare la città illuminata. I detenuti di San Vittore hanno realizzato oggetti preziosi (nella foto) da vendere per contribuire ai lavori di restauro
di Annamaria BRACCINI Redazione
27 Dicembre 2010