«Carissimi bambini anche quest’anno ho trovato un po’ di tempo per scrivervi una bella lettera di Natale». Inizia così il testo che l’Arcivescovo invia a tutti i bimbi della diocesi durante l’Avvento. Santi subito (Centro Ambrosiano, 3 euro) è il titolo del libretto a colori con testi e disegni, al quale è allegato anche un cd con una canzone a cura dell’Antoniano di Bologna.
Il cardinale Tettamanzi sceglie di affrontare un tema tutt’altro che facile per i piccoli: la santità. L’occasione nasce dal fatto che quest’anno si celebra il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo. «Fece tante di quelle cose per il bene materiale e spirituale della gente di allora – si legge – che noi quasi non riusciamo a immaginarle». E aggiunge: «Soprattutto non riusciamo a spiegarci come fece a realizzarle tutte vivendo solo quarantasei anni, in tempi nei quali non c’erano la corrente elettrica, il telefono, l’automobile, la televisione, i computer e internet».
A partire dalla figura di San Carlo, l’Arcivescovo spiega ai bambini come anche loro possono diventare santi. «Seguendo la luce della vita di Gesù» e cioè «lasciando che tutto ciò che è buono, giusto e vero abiti nei nostri cuori, per portare pace a tutti».
Ma cosa possono fare i bambini? «Ridonare a Gesù tutto quello che ci ha dato – scrive Tettamanzi -, così a Natale potremo anche noi fare un regalo», quello di «diventare santi ogni giorno». Ma come? Attraverso i cinque sensi: vista, udito, odorato, tatto, gusto. «Quasi tutte le azioni che compiamo», continua, «coinvolgono i nostri sensi. Ciascuno di essi impegna una parte del nostro corpo: gli occhi, le orecchie, il naso, le mani, la lingua. Ecco gli “ingredienti” per il nostro “santo regalo” a Gesù!».
«Quando lasciamo che attiri a sé ogni parte della nostra persona, allora siamo sulla strada buona per essere “santi subito”». Non solo. «Ogni volta che partecipiamo alla celebrazione dei sacramenti con tutti i nostri sensi, ne usciamo un po’ più santi di prima. Capite? Non diventiamo santi per le nostre capacità e i nostri meriti, ma per tutto ciò che Gesù è capace di fare per noi e con noi». L’Arcivescovo sembra consegnare ai bambini un “programma di vita” e assicura che così diventeranno santi subito. «Carissimi bambini anche quest’anno ho trovato un po’ di tempo per scrivervi una bella lettera di Natale». Inizia così il testo che l’Arcivescovo invia a tutti i bimbi della diocesi durante l’Avvento. Santi subito (Centro Ambrosiano, 3 euro) è il titolo del libretto a colori con testi e disegni, al quale è allegato anche un cd con una canzone a cura dell’Antoniano di Bologna.Il cardinale Tettamanzi sceglie di affrontare un tema tutt’altro che facile per i piccoli: la santità. L’occasione nasce dal fatto che quest’anno si celebra il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo. «Fece tante di quelle cose per il bene materiale e spirituale della gente di allora – si legge – che noi quasi non riusciamo a immaginarle». E aggiunge: «Soprattutto non riusciamo a spiegarci come fece a realizzarle tutte vivendo solo quarantasei anni, in tempi nei quali non c’erano la corrente elettrica, il telefono, l’automobile, la televisione, i computer e internet».A partire dalla figura di San Carlo, l’Arcivescovo spiega ai bambini come anche loro possono diventare santi. «Seguendo la luce della vita di Gesù» e cioè «lasciando che tutto ciò che è buono, giusto e vero abiti nei nostri cuori, per portare pace a tutti».Ma cosa possono fare i bambini? «Ridonare a Gesù tutto quello che ci ha dato – scrive Tettamanzi -, così a Natale potremo anche noi fare un regalo», quello di «diventare santi ogni giorno». Ma come? Attraverso i cinque sensi: vista, udito, odorato, tatto, gusto. «Quasi tutte le azioni che compiamo», continua, «coinvolgono i nostri sensi. Ciascuno di essi impegna una parte del nostro corpo: gli occhi, le orecchie, il naso, le mani, la lingua. Ecco gli “ingredienti” per il nostro “santo regalo” a Gesù!».«Quando lasciamo che attiri a sé ogni parte della nostra persona, allora siamo sulla strada buona per essere “santi subito”». Non solo. «Ogni volta che partecipiamo alla celebrazione dei sacramenti con tutti i nostri sensi, ne usciamo un po’ più santi di prima. Capite? Non diventiamo santi per le nostre capacità e i nostri meriti, ma per tutto ciò che Gesù è capace di fare per noi e con noi». L’Arcivescovo sembra consegnare ai bambini un “programma di vita” e assicura che così diventeranno santi subito.
Lettera
Anche ai bambini un invito alla santità
Nel tradizionale messaggio natalizio ai piccoli - a cui è allegato un cd di canzoni a cura dell'Antoniano di Bologna -, l'Arcivescovo esorta a seguire Gesù, guardando all'esempio di San Carlo Borromeo che ha speso la sua vita con generosità
di Luisa BOVE Redazione
12 Novembre 2010