«Manifesteremo la nostra vicinanza partecipando a Roma al Concistoro del prossimo 20 novembre con una apposita Delegazione diocesana»: così il cardinale Tettamanzi, nella lettera alla Diocesi con cui comunicava la nomina cardinalizia di monsignor Gianfranco Ravasi, annunciava che la Chiesa ambrosiana avrebbe presenziato, con una sua rappresentanza, alle celebrazioni vaticane per il conferimento della porpora.
Il programma di questa partecipazione, che sarà guidata dallo stesso Arcivescovo, è ora definito attraverso due proposte organizzate dall’agenzia Duomo Viaggi e Turismo: la prima prevede una trasferta di due giorni, sabato 20 e domenica 21 novembre; la seconda, invece, di tre giorni, da venerdì 19 a domenica 21 novembre. Entrambe prevedono il trasferimento in pullman e comprendono la partecipazione alla celebrazione di sabato alle 10.30 con il Papa per la nomina cardinalizia, l’incontro nel pomeriggio con il neo-cardinale Ravasi e gli altri nuovi cardinali e la partecipazione alla celebrazione di domenica alle 10.30, nella quale il Santo Padre consegnerà l’anello cardinalizio. Spiega don Roberto Davanzo, presidente di Duomo Viaggi e Turismo: «Se penso che il mio diretto predecessore è stato monsignor Ravasi, mi vengono i brividi. Dal 1995 al 2006, per una lunga stagione ha guidato l’Agenzia diocesana e ne ha plasmato i contenuti, rubando tempo al suo impegno in Ambrosiana. Il suo slogan è ancora su molti nostri programmi: “Avanzare per strade e città con gli occhi e col cuore”. Riassume sinteticamente quanto ci aveva detto in più di una occasione e che mi ero appuntato: “Il pellegrinaggio è una parabola della fede, della speranza, dell’attesa e del futuro, contro la tentazione dell’attaccamento al proprio guscio, alle cose, all’inerzia, al possesso, all’egoismo. Attraverso il pellegrinaggio si risale alle sorgenti limpide della propria tradizione cristiana”. Noi continuiamo nel suo solco come in quello di monsignor De Scalzi e di un altro cardinale prima di lui: monsignor Saldarini».
Anche Osnago, nella Brianza lecchese, è in festa. Le sorelle di monsignor Ravasi, tuttora residenti in paese, si sono naturalmente dette molto felici. Ma è la comunità intera a sentirsi onorata: «Adesso vedremo come manifestargli concretamente la nostra vicinanza – ha detto il parroco don Costantino Prina -. Sappiamo che sarà qui a dicembre, com’è tradizione, in occasione della nostra festa patronale di Santo Stefano, quando raduniamo i 15 sacerdoti ambrosiani nativi di qui».
Le messe presiedute dal Papa sabato e domenica saranno in diretta su www.chiesadimilano.it grazie al collegamento con Telepace «Manifesteremo la nostra vicinanza partecipando a Roma al Concistoro del prossimo 20 novembre con una apposita Delegazione diocesana»: così il cardinale Tettamanzi, nella lettera alla Diocesi con cui comunicava la nomina cardinalizia di monsignor Gianfranco Ravasi, annunciava che la Chiesa ambrosiana avrebbe presenziato, con una sua rappresentanza, alle celebrazioni vaticane per il conferimento della porpora.Il programma di questa partecipazione, che sarà guidata dallo stesso Arcivescovo, è ora definito attraverso due proposte organizzate dall’agenzia Duomo Viaggi e Turismo: la prima prevede una trasferta di due giorni, sabato 20 e domenica 21 novembre; la seconda, invece, di tre giorni, da venerdì 19 a domenica 21 novembre. Entrambe prevedono il trasferimento in pullman e comprendono la partecipazione alla celebrazione di sabato alle 10.30 con il Papa per la nomina cardinalizia, l’incontro nel pomeriggio con il neo-cardinale Ravasi e gli altri nuovi cardinali e la partecipazione alla celebrazione di domenica alle 10.30, nella quale il Santo Padre consegnerà l’anello cardinalizio. Spiega don Roberto Davanzo, presidente di Duomo Viaggi e Turismo: «Se penso che il mio diretto predecessore è stato monsignor Ravasi, mi vengono i brividi. Dal 1995 al 2006, per una lunga stagione ha guidato l’Agenzia diocesana e ne ha plasmato i contenuti, rubando tempo al suo impegno in Ambrosiana. Il suo slogan è ancora su molti nostri programmi: “Avanzare per strade e città con gli occhi e col cuore”. Riassume sinteticamente quanto ci aveva detto in più di una occasione e che mi ero appuntato: “Il pellegrinaggio è una parabola della fede, della speranza, dell’attesa e del futuro, contro la tentazione dell’attaccamento al proprio guscio, alle cose, all’inerzia, al possesso, all’egoismo. Attraverso il pellegrinaggio si risale alle sorgenti limpide della propria tradizione cristiana”. Noi continuiamo nel suo solco come in quello di monsignor De Scalzi e di un altro cardinale prima di lui: monsignor Saldarini».Anche Osnago, nella Brianza lecchese, è in festa. Le sorelle di monsignor Ravasi, tuttora residenti in paese, si sono naturalmente dette molto felici. Ma è la comunità intera a sentirsi onorata: «Adesso vedremo come manifestargli concretamente la nostra vicinanza – ha detto il parroco don Costantino Prina -. Sappiamo che sarà qui a dicembre, com’è tradizione, in occasione della nostra festa patronale di Santo Stefano, quando raduniamo i 15 sacerdoti ambrosiani nativi di qui».Le messe presiedute dal Papa sabato e domenica saranno in diretta su www.chiesadimilano.it grazie al collegamento con Telepace