Si svolgerà a Roma, dal 24 luglio all’8 agosto, il 32° Capitolo Generale della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC). I 35 rappresentanti degli oltre 400 fratelli che fanno parte della comunità religiosa dovranno eleggere il nono successore del fondatore Beato Luigi Maria Monti e riflettere sul futuro della Congregazione nella Chiesa e nel mondo. Il Capitolo Generale sarà aperto sabato pomeriggio da una solenne eucaristia presieduta dal cardinale Salvatore De Giorgi.
È strettissimo il legame tra la CFIC e la Diocesi di Milano. Come ebbe a scrivere il cardinale Dionigi Tettamanzi, «la vita di padre Monti, di questo “beato della carità”, suscita stupore e ammirazione. Stupore per le vicissitudini che l’hanno travagliata, facendo quasi rivivere a questo figlio della nostra Chiesa ambrosiana l’esperienza tragica e affascinante di Giobbe».
Sono numerose le località diocesane che hanno segnato i momenti più significativi della sua vita. Due in modo particolare: Bovisio Masciago, dove nacque il 24 luglio 1825, e Saronno, dove fondò le sue prime opere e dove morì il 1° ottobre 1900. Significativo per la nascita della sua vocazione fu anche il Santuario dell’Addolorata di Rho. Qui il 27 febbraio 1842 il giovane Luigi Monti, spinto dal proprio amore per Maria, si reca in pellegrinaggio. «Dopo aver ricevuto l’Eucarestia – è scritto – si sentiva pieno di felicità, al punto di non capire più in sè. Fu allora il momento fortunato in cui egli decise di farsi santo». Un legame ben rappresentato dalla statua collocata su una delle guglie del Duomo di Milano dopo la beatificazione, avvenuta il 9 novembre 2003.
La CFIC, nata nel 1857, è attualmente presente in una ventina di Paesi e opera prevalentemente nei settori della sanità, dell’assistenza ai minori disagiati e della formazione professionale. Gestisce importanti strutture ospedaliere (IDI e San Carlo di Nancy a Roma), laboratori farmaceutici e di ricerca scientifica, poliambulatori medici. Da qualche anno ha avviato a Tirana (Albania) l’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, che sperimenta nuove forme di sinergia con vari atenei italiani. I diplomi di laurea rilasciati (Medicina, Farmacia, Infermieristica, Odontoiatria, Economia e commercio e Scienze politiche) sono riconosciuti anche in Italia. Alla CFIC fa capo anche la casa editrice “Monti” con sede a Saronno.
È in questa città che il fondatore ha realizzato il suo capolavoro di uomo della carità, portando a maturazione il carisma della Congregazione: assistere con spirito di famiglia malati e orfani. Come scrisse il cardinale Carlo Maria Martini, «il segreto della vitalità spirituale di padre Monti, del suo “farsi prossimo”, sta nella volontà di promuovere un’incessante dedizione al prossimo nella direttrice ospedaliera e in quella pedagogica, cercando di attuare una carità integrale che sappia prendersi a cuore, con competenza e professionalità, la persona ammalata in tutta la sua interezza, o che si preoccupi di dare, ai bambini orfani di padre e di madre, una formazione umana, spirituale, culturale, senza trascurare nessun aspetto».
Sul territorio ambrosiano le opere che si rifanno al carisma montiano sono oggi presenti anche a Cantù e a Erba, ma è soprattutto a Saronno che pulsa il cuore della CFIC. Nella storica sede di via Legnani, accanto al Santuario che conserva i resti mortali del fondatore, sorgono strutture scolastiche d’avanguardia nel campo della grafica e un poliambulatorio medico che negli ultimi anni è diventato un qualificato punto di riferimento scientifico per varie discipline sanitarie.
A Nerviano, infine, la Congregazione è presente nel Nerviano Medical Science, un centro di ricerca all’avanguardia mondiale nel campo della lotta contro il cancro. Si svolgerà a Roma, dal 24 luglio all’8 agosto, il 32° Capitolo Generale della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC). I 35 rappresentanti degli oltre 400 fratelli che fanno parte della comunità religiosa dovranno eleggere il nono successore del fondatore Beato Luigi Maria Monti e riflettere sul futuro della Congregazione nella Chiesa e nel mondo. Il Capitolo Generale sarà aperto sabato pomeriggio da una solenne eucaristia presieduta dal cardinale Salvatore De Giorgi.È strettissimo il legame tra la CFIC e la Diocesi di Milano. Come ebbe a scrivere il cardinale Dionigi Tettamanzi, «la vita di padre Monti, di questo “beato della carità”, suscita stupore e ammirazione. Stupore per le vicissitudini che l’hanno travagliata, facendo quasi rivivere a questo figlio della nostra Chiesa ambrosiana l’esperienza tragica e affascinante di Giobbe».Sono numerose le località diocesane che hanno segnato i momenti più significativi della sua vita. Due in modo particolare: Bovisio Masciago, dove nacque il 24 luglio 1825, e Saronno, dove fondò le sue prime opere e dove morì il 1° ottobre 1900. Significativo per la nascita della sua vocazione fu anche il Santuario dell’Addolorata di Rho. Qui il 27 febbraio 1842 il giovane Luigi Monti, spinto dal proprio amore per Maria, si reca in pellegrinaggio. «Dopo aver ricevuto l’Eucarestia – è scritto – si sentiva pieno di felicità, al punto di non capire più in sè. Fu allora il momento fortunato in cui egli decise di farsi santo». Un legame ben rappresentato dalla statua collocata su una delle guglie del Duomo di Milano dopo la beatificazione, avvenuta il 9 novembre 2003.La CFIC, nata nel 1857, è attualmente presente in una ventina di Paesi e opera prevalentemente nei settori della sanità, dell’assistenza ai minori disagiati e della formazione professionale. Gestisce importanti strutture ospedaliere (IDI e San Carlo di Nancy a Roma), laboratori farmaceutici e di ricerca scientifica, poliambulatori medici. Da qualche anno ha avviato a Tirana (Albania) l’Università Nostra Signora del Buon Consiglio, che sperimenta nuove forme di sinergia con vari atenei italiani. I diplomi di laurea rilasciati (Medicina, Farmacia, Infermieristica, Odontoiatria, Economia e commercio e Scienze politiche) sono riconosciuti anche in Italia. Alla CFIC fa capo anche la casa editrice “Monti” con sede a Saronno.È in questa città che il fondatore ha realizzato il suo capolavoro di uomo della carità, portando a maturazione il carisma della Congregazione: assistere con spirito di famiglia malati e orfani. Come scrisse il cardinale Carlo Maria Martini, «il segreto della vitalità spirituale di padre Monti, del suo “farsi prossimo”, sta nella volontà di promuovere un’incessante dedizione al prossimo nella direttrice ospedaliera e in quella pedagogica, cercando di attuare una carità integrale che sappia prendersi a cuore, con competenza e professionalità, la persona ammalata in tutta la sua interezza, o che si preoccupi di dare, ai bambini orfani di padre e di madre, una formazione umana, spirituale, culturale, senza trascurare nessun aspetto».Sul territorio ambrosiano le opere che si rifanno al carisma montiano sono oggi presenti anche a Cantù e a Erba, ma è soprattutto a Saronno che pulsa il cuore della CFIC. Nella storica sede di via Legnani, accanto al Santuario che conserva i resti mortali del fondatore, sorgono strutture scolastiche d’avanguardia nel campo della grafica e un poliambulatorio medico che negli ultimi anni è diventato un qualificato punto di riferimento scientifico per varie discipline sanitarie.A Nerviano, infine, la Congregazione è presente nel Nerviano Medical Science, un centro di ricerca all’avanguardia mondiale nel campo della lotta contro il cancro.
24 luglio
Al via il Capitolo generale dei religiosi di padre Monti
I delegati�degli oltre 400 fratelli devono eleggere il nono successore del fondatore�alla guida della comunità e dettare le linee della Congregazione per i prossimi anni. Intensi e articolati i legami con la Chiesa ambrosiana� -
di Saverio CLEMENTI Redazione
23 Luglio 2010La sede dell'Istituto a Saronno