La separazione e il divorzio di una coppia sono spesso causa di disagio per i figli che subiscono la scelta dei genitori impotenti e a volte con sensi di colpa e sentimenti contrastanti. Per questo l’Università Cattolica, in particolare il Servizio di psicologia clinica per la coppia e la famiglia, ha creato il “Gruppo di parola”, un luogo di scambio tra bambini dai 6 ai 12 anni coinvolti appunto nelle separazioni. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, riparte mercoledì 4 novembre, alle 16.30, in via Nirone 15 a Milano, dopo il successo ottenuto negli ultimi anni. Dal 2006 infatti sono state realizzate 20 sperimentazioni nel nord Italia che hanno coinvolto 80 bambini. I minori spesso «non sanno bene come esprimere la rabbia, la tristezza, i dubbi, le difficoltà che incontrano per la separazione di papà e mamma», spiegano i promotori, senza contare che «a volte non sanno con chi parlarne».
Nel “Gruppo di parola” questi bambini possono esprimere ciò che stanno vivendo «attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo e la scrittura». I minori saranno seguiti dalla psicologa Costanza Marzotto e da due mediatrici culturali, Paola Farinacci e Marta Bonadonna, alle quali potranno non solo chiedere informazioni e porre domande, ma anche esprimere liberamente i propri sentimenti: paure, inquietudini, incertezze… Per le coordinatrici è importante che i bambini «escano dall’isolamento e trovino una rete di scambio e di sostegno tra pari». Naturalmente l’auspicio è che i ragazzi mantengano vivo anche il dialogo con i loro genitori.
Chi desidera aiutare i propri figli ad affrontare meglio la separazione o il divorzio può iscriverli al “Gruppo di parola”, che si incontrerà il 4, 11, 18 e 25 novembre, dalle 16.30 alle 18.30, sapendo che non saranno ammessi più di due fratelli della stessa famiglia. Il quarto e ultimo incontro sarà diviso in due momenti: nella prima ora parteciperanno solo i bambini, mentre nella seconda è prevista la presenza anche di mamme e papà per uno scambio tra genitori e figli. Al termine del percorso dei ragazzi, i genitori che lo desiderano potranno richiedere un colloquio successivo con le conduttrici.
Il “Gruppo di parola” è l’occasione «per affrontare tematiche importanti in un ambiente accogliente, per un tempo limitato con il consenso dei due genitori e con l’aiuto di professionisti esperti nell’ascolto dei bambini che vivono in famiglie separate o ricostituite». Le coordinatrici, che si avvolgono anche della consulenza di Marie Simon dell’École des parents ed des educateurs di Lione, operano in collaborazione con il Centro di ateneo studi e ricerca sulla famiglia dell’Università Cattolica.
Info: tel. 02.72345961 il martedì (h 11.30-13.30) o giovedì (h 14-17) – coppiafamiglia@clinicaunicatt.it – www.serviziocoppiafamiglia.it La separazione e il divorzio di una coppia sono spesso causa di disagio per i figli che subiscono la scelta dei genitori impotenti e a volte con sensi di colpa e sentimenti contrastanti. Per questo l’Università Cattolica, in particolare il Servizio di psicologia clinica per la coppia e la famiglia, ha creato il “Gruppo di parola”, un luogo di scambio tra bambini dai 6 ai 12 anni coinvolti appunto nelle separazioni. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, riparte mercoledì 4 novembre, alle 16.30, in via Nirone 15 a Milano, dopo il successo ottenuto negli ultimi anni. Dal 2006 infatti sono state realizzate 20 sperimentazioni nel nord Italia che hanno coinvolto 80 bambini. I minori spesso «non sanno bene come esprimere la rabbia, la tristezza, i dubbi, le difficoltà che incontrano per la separazione di papà e mamma», spiegano i promotori, senza contare che «a volte non sanno con chi parlarne».Nel “Gruppo di parola” questi bambini possono esprimere ciò che stanno vivendo «attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo e la scrittura». I minori saranno seguiti dalla psicologa Costanza Marzotto e da due mediatrici culturali, Paola Farinacci e Marta Bonadonna, alle quali potranno non solo chiedere informazioni e porre domande, ma anche esprimere liberamente i propri sentimenti: paure, inquietudini, incertezze… Per le coordinatrici è importante che i bambini «escano dall’isolamento e trovino una rete di scambio e di sostegno tra pari». Naturalmente l’auspicio è che i ragazzi mantengano vivo anche il dialogo con i loro genitori.Chi desidera aiutare i propri figli ad affrontare meglio la separazione o il divorzio può iscriverli al “Gruppo di parola”, che si incontrerà il 4, 11, 18 e 25 novembre, dalle 16.30 alle 18.30, sapendo che non saranno ammessi più di due fratelli della stessa famiglia. Il quarto e ultimo incontro sarà diviso in due momenti: nella prima ora parteciperanno solo i bambini, mentre nella seconda è prevista la presenza anche di mamme e papà per uno scambio tra genitori e figli. Al termine del percorso dei ragazzi, i genitori che lo desiderano potranno richiedere un colloquio successivo con le conduttrici.Il “Gruppo di parola” è l’occasione «per affrontare tematiche importanti in un ambiente accogliente, per un tempo limitato con il consenso dei due genitori e con l’aiuto di professionisti esperti nell’ascolto dei bambini che vivono in famiglie separate o ricostituite». Le coordinatrici, che si avvolgono anche della consulenza di Marie Simon dell’École des parents ed des educateurs di Lione, operano in collaborazione con il Centro di ateneo studi e ricerca sulla famiglia dell’Università Cattolica.Info: tel. 02.72345961 il martedì (h 11.30-13.30) o giovedì (h 14-17) – coppiafamiglia@clinicaunicatt.it – www.serviziocoppiafamiglia.it
Pastorale familiare
Un aiuto ai bambini costretti a subire il divorzio dei genitori
Si chiama "Gruppo di parola" ed è un luogo di scambio e sostegno tra pari. I minori seguiti da una psicologa e due mediatrici
di Luisa BOVE Redazione
14 Ottobre 2009