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Sirio 18 - 24 novembre 2024
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Treviglio

Ricchezza di esperienze a favore dei più deboli

L'impegno solidale della comunità

Amanzio POSSENTI Redazione

16 Marzo 2009

A Treviglio, città dove mutualità, cooperazione e solidarietà sono sempre state in primo piano – fu tra i primi centri in Italia ad applicare la dottrina sociale della Chiesa scaturita sul finire dell’Ottocento – le iniziative sociali si manifestano in tutti i settori dove si evidenzia la necessità.
Tra le prime città in Italia – grazie all’intuizione e alle scelte dell’Opera mons. Portaluppi – è nata una Casa di accoglienza, destinata a ospitare le donne vittime di maltrattamenti. Realizzata presso la Casa di via Casnida, grazie al lavoro prezioso di suore e volontari, accoglie tante ragazze che trovano nuovi stimoli a percorrere serenamente la vita. È il fiore all’occhiello per la comunità trevigliese.
Più recente la realizzazione della “Locanda del Samaritano”, in via del Maglio, dove si accoglie chi, senza casa, abbia bisogno di una sosta temporanea: persone bisognose vi fanno ricorso anche per la doccia, assistiti da volontari e dall’impegno della Caritas. È una realtà caritativa aperta da poco tempo che è già andata configurandosi in tutta la sua dimensione di solidarietà immediata.
È da ricordare inoltre la presenza dei Centri ascolto Caritas: particolarmente attivo quello della parrocchia San Martino, situato in via S. Agostino che opera intensamente a favore di povertà sommerse e di urgenze per gli immigrati o le famiglie nel disagio. Tra le esperienze significative va annotata anche la “Casa di Betania”: protagonisti i giovani con le loro riunioni fatte di preghiera e confronto spirituale. Ancora a Treviglio è molto attivo il Centro per la famiglia, che opera anche come consultorio, in via Pontirolo, e che svolge un’azione mirata sia sulle famiglie in difficoltà sia nei confronti dei minori. Molto positiva l’azione del Cag (Centro aggregazione giovanile) presso l’Oratorio S. Agostino, che accoglie ragazzi per il doposcuola.
Particolare attenzione merita l’iniziativa a Canonica d’Adda, con spazi riservati a persone che hanno perso la casa e non sanno a chi affidarsi. Nella Casa operano volontari della Caritas.
In città sono presenti altre realtà significative, anche se non strettamente legate alle parrocchie. Citiamo tre esempi di ampia risonanza locale: la Cooperativa Sirio (che si occupa delle donne maltrattate, anche attraverso uno Sportello donna); la cooperativa Raphael (che dà assistenza a quanti ne hanno bisogno); la Cooperativa Insieme (una preziosa opportunità di volontariato a favore delle persone disabili che vi trovano un’occupazione in operazioni di assemblaggio) e la Comunità alloggio (per l’ospitalità a ragazze che richiedono specifica assistenza). A Treviglio, città dove mutualità, cooperazione e solidarietà sono sempre state in primo piano – fu tra i primi centri in Italia ad applicare la dottrina sociale della Chiesa scaturita sul finire dell’Ottocento – le iniziative sociali si manifestano in tutti i settori dove si evidenzia la necessità.Tra le prime città in Italia – grazie all’intuizione e alle scelte dell’Opera mons. Portaluppi – è nata una Casa di accoglienza, destinata a ospitare le donne vittime di maltrattamenti. Realizzata presso la Casa di via Casnida, grazie al lavoro prezioso di suore e volontari, accoglie tante ragazze che trovano nuovi stimoli a percorrere serenamente la vita. È il fiore all’occhiello per la comunità trevigliese.Più recente la realizzazione della “Locanda del Samaritano”, in via del Maglio, dove si accoglie chi, senza casa, abbia bisogno di una sosta temporanea: persone bisognose vi fanno ricorso anche per la doccia, assistiti da volontari e dall’impegno della Caritas. È una realtà caritativa aperta da poco tempo che è già andata configurandosi in tutta la sua dimensione di solidarietà immediata.È da ricordare inoltre la presenza dei Centri ascolto Caritas: particolarmente attivo quello della parrocchia San Martino, situato in via S. Agostino che opera intensamente a favore di povertà sommerse e di urgenze per gli immigrati o le famiglie nel disagio. Tra le esperienze significative va annotata anche la “Casa di Betania”: protagonisti i giovani con le loro riunioni fatte di preghiera e confronto spirituale. Ancora a Treviglio è molto attivo il Centro per la famiglia, che opera anche come consultorio, in via Pontirolo, e che svolge un’azione mirata sia sulle famiglie in difficoltà sia nei confronti dei minori. Molto positiva l’azione del Cag (Centro aggregazione giovanile) presso l’Oratorio S. Agostino, che accoglie ragazzi per il doposcuola.Particolare attenzione merita l’iniziativa a Canonica d’Adda, con spazi riservati a persone che hanno perso la casa e non sanno a chi affidarsi. Nella Casa operano volontari della Caritas. In città sono presenti altre realtà significative, anche se non strettamente legate alle parrocchie. Citiamo tre esempi di ampia risonanza locale: la Cooperativa Sirio (che si occupa delle donne maltrattate, anche attraverso uno Sportello donna); la cooperativa Raphael (che dà assistenza a quanti ne hanno bisogno); la Cooperativa Insieme (una preziosa opportunità di volontariato a favore delle persone disabili che vi trovano un’occupazione in operazioni di assemblaggio) e la Comunità alloggio (per l’ospitalità a ragazze che richiedono specifica assistenza).