04/03/2008
di Maria Teresa ANTOGNAZZA
Celebrata la XIII assemblea elettiva, l’Azione Cattolica ambrosiana si avvia a vivere un nuovo triennio di impegno ecclesiale con quadri dirigenti completamente rinnovati. L’Arcivescovo ha scelto la presidente diocesana che succede a Fabio Pizzul: si tratta di Valentina Soncini, 43 anni, insegnante. Vive a Monza e negli ultimi anni è stata vicepresidente per il Settore adulti.
Si tratta di un’“investitura” importante, ampiamente sottoscritta dagli elettori dell’assemblea, che riporta dopo molti anni una donna – la seconda nella storia dell’associazione unitaria dopo Maria Dutto – alla guida della più grande aggregazione laicale della Chiesa diocesana.
Con lei condivideranno la responsabilità dell’Ac ambrosiana due vicepresidenti per il Settore adulti e due per il Settore giovani. È toccato al Consiglio diocesano scaturito dal voto assembleare, riunito lunedì 3 marzo, scegliere i nuovi dirigenti: Paola Cova e Gigi Pizzi, responsabili degli adulti; Luana Dalla Mora e Martino Incarbone, responsabili giovani; Ilaria Fumagalli e Giancarlo Ceruti, responsabili dell’Acr. Riconfermati il segretario uscente Guido Piccardo e l’amministratore Vincenzo Alì.
Nel tracciare il cammino futuro dell’associazione ambrosiana, decisivo e particolarmente incisivo è stato il duplice intervento dell’Arcivescovo. Dopo essere intervenuto in apertura dei lavori dell’assemblea con un ampio e articolato discorso sulle priorità degli impegni dell’Ac, infatti, il cardinale Tettamanzi si è rivolto anche a tutti i soci con una calorosa lettera, consegnata in occasione dell’annuncio della nomina della presidente al Consiglio diocesano.
Con il medesimo paterno affetto, l’Arcivescovo ha inteso così incoraggiare e caldeggiare l’impegno di tutti e in particolare dei nuovi responsabili, chiamati a condividere in modo speciale la stessa passione apostolica del vescovo. «So – dice Tettamanzi – di poter contare su di voi, sulla vostra disponibilità, sulla vostra maturità di laici cristiani, sul vostro senso di corresponsabilità ecclesiale, sulla vostra passione apostolica di servizio al Vangelo e all’uomo».
E offrendo alcune preziose indicazioni per il triennio futuro, il Cardinale esorta i soci dell’Ac diocesana a «guardare in avanti, impegnandovi a riconoscere i cambiamenti in atto nel nostro tempo e accettandone senza paura le nuove sfide», con «il coraggio di intraprendere strade nuove», ma sempre «con il Vangelo nel cuore».
Torna poi sulla consegna del valore della “diocesanità”, cioè la capacità di «condividere con convinzione e cordialità il cammino pastorale che la nostra Chiesa sta compiendo e di essermi – sottolinea l’Arcivescovo – di reale aiuto sulla strada del rinnovamento che abbiamo intrapreso».
Infine, il richiamo alla “sobrietà” già risuonato abbondantemente nell’assemblea del 24 febbraio. Spiega dunque il Cardinale nella sua lettera: «Sono convinto che la scelta della sobrietà permetterà di mantenere in primo piano la vostra vera forza, che non è la complessità dell’organizzazione e nemmeno la quantità delle iniziative, ma la trasparenza della vostra vita che sa dire come anche oggi è possibile e bello credere in Gesù Cristo e seguirlo nella vita quotidiana, sempre nella gioia vera».