20/03/2008
Un migliaio di sacerdoti ambrosiani ha concelebrato, stamane in Duomo, la Messa crismale presieduta dall’Arcivescovo. E con loro erano idealmente presenti, collegati attraverso internet, i missionari e i fidei donum sparsi per il mondo.
Una partecipazione imponente che evidenzia l’alto significato ecclesiologico della comunione del Vescovo con i suoi presbiteri, in un’occasione unica – la sola Messa celebrata la mattina del Giovedì santo – e nella quale il cardinale Tettamanzi rivolge una delle più importanti e significative omelie di tutto l’anno pastorale.
La riflessione dell’Arcivescovo si è concentrata sul sacerdozio che accomuna tutti i battezzati in una esigente corresponsabilità: “Il sacerdozio comune dei fedeli. Riscopriamo un dono nascosto nel tesoro della Chiesa” (il testo è da oggi nelle librerie, Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 3).
Il tema del sacerdozio comune è uno dei grandi temi del Vaticano II, ma è riccamente trattato anche nei testi dei Padri della Chiesa. La “riscoperta” del ruolo attivo e responsabile dei fedeli laici si rivela quanto mai feconda per una comune missione evangelizzatrice.
Nell’anno pastorale dedicato alla comunicazione della fede tutti i fedeli laici sono invitati a crescere nella consapevolezza del compito loro affidato. Un compito che li vede insieme ai preti nella comunione data dal Battesimo, che alimenta una rinnovata spinta missionaria.
Durante la Messa i sacerdoti hanno rinnovato le loro promesse, cioè gli impegni presi il giorno della loro ordinazione, e ha avuto luogo la benedizione del crisma, dell’olio dei catecumeni e dell’olio degli infermi. Gli oli benedetti sono destinati a tutte le chiese della diocesi per l’amministrazione dei sacramenti.
Nell’occasione èstato anche presentato il Nuovo Lezionario Ambrosiano, recentemente approvato dalla Sede Apostolica dopo un lungo e proficuo lavoro di preparazione condotto dagli specifici organismi diocesani.