21/03/2008
di Dietrich BONHOEFFER
Il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, durante l’ultima guerra, partecipò attivamente alla resistenza antinazista. Nel 1943 venne arrestato e imprigionato, assieme ad alti ufficiali del Reich, con l’accusa di aver ordito un complotto contro il Führer. Rinchiuso nel campo di concentramento di Flossenbürg, venne impiccato il 9 aprile.
Riportiamo la drammatica testimonianza del medico del lager Hermann Fischer, che assistette all’esecuzione: «Attraverso la porta semiaperta della baracca vidi che il pastore Dietrich Bonhoeffer, prima di svestire gli abiti del prigioniero, si inginocchiò in profonda preghiera con il suo Signore. La preghiera così devota e fiduciosa di quell’uomo straordinariamente simpatico mi ha scosso profondamente. Anche al luogo del supplizio egli fece una breve preghiera, quindi salì coraggioso e rassegnato la scala del patibolo. La morte giunse dopo pochi secondi. Nella mia attività medica di quasi cinquant’anni non ho mai visto un uomo morire con tanta fiducia in Dio. Poco prima l’avevo sentito pronunciare queste parole: “E’ la fine, per me l’inizio della vita”».
Oggi fa’ ardere calde e chiare le candele
che hai trasportato tu alla nostra oscurità;
conducici, se si può, di nuovo insieme.
E’ ciò che noi sappiamo: arde di notte la luce tua.
Quando su di noi discende il silenzio profondo
oh, lascia che udiamo quel timbro pieno
del mondo, che invisibile si estende intorno a noi
di tutti i figli tuoi canto alto di lode.
Da forze buone, miracolosamente accolti,
qualunque cosa accada, attendiamo confidenti.
Dio è con noi alla sera e al mattino
e in ogni nuovo giorno.