07/11/2008
di Stefania CECCHETTI
Essere coppia oggi in una città come Milano può essere difficile. Soprattutto quando si è sposati da poco, la propria vita cambia profondamente e ci si sente inadeguati. E soprattutto soli con i propri dubbi.
Per rispondere a queste esigenze di confronto c’è l’attività del Centro giovani coppie, promosso dai Gesuiti di piazza San Fedele. Cardine delle iniziative, l’ormai tradizionale proposta delle conferenze del giovedì sera, una volta al mese presso la Sala della Trasfigurazione (piazza San Fedele 4; il programma sul sito www.centrogiovanicoppiesanfedele.it).
La proposta culturale delle conferenze si affianca a un’attività di sostegno, individuale e a gruppi. Fanno capo al Centro giovani coppie, infatti, una decina di gruppi familiari (ogni anno ne parte uno nuovo, ma ci si può aggregare anche a uno già esistente), che si ritrovano, a seconda dei casi, nelle case dei partecipanti o in spazi messi a disposizione dal Centro. Si tratta di un momento di scambio reciproco, connotato in chiave cristiana, ma con una spiccata attenzione anche agli aspetti sociali e psicologici della coppia. In genere la discussione è guidata da una coppia senior formata presso il Centro.
È il caso di Elena e Paolo – lei tra i fondatori storici del Centro giovani coppie, lui entusiasta “trascinato” dalla moglie – che dal 2004 tengono le fila di un gruppo molto affiatato. Un’esperienza che Elena giudica positiva: «Il confronto con coppie più giovani ci aiuta a mantenere un contatto con la società di oggi e le sue difficoltà. È anche un modo di rimettersi in discussione come coppia: rivedi le scelte che hai fatto, le riscopri, misuri le differenze rispetto chi si trova oggi a prendere decisioni simili».
Partecipare a un gruppo aiuta a leggere in chiave nuova le difficoltà quotidiane, spesso perfettamente normali e dovute solo al fatto che uomini e donne sono diversi. A parlarne tra amici, si capisce, per esempio, che gli uomini quando tornano dal lavoro hanno spesso bisogno di un attimo di “ambientamento”, mentre le donne vogliono condividere subito il peso della una giornata. Ci vuole poco per venirsi incontro e rispettare i tempi di entrambi: un piccolo “trucco”, che però può cambiare faccia a una serata.
Tutti i gruppi, in genere una volta all’anno, si ritrovano per mettere in comune le proprie esperienze e individuare temi di interesse generale, sui quali eventualmente pensare percorsi comuni, rivolti anche alla città. Spesso nascono così i gruppi tematici (per esempio il ciclo di incontri sul tema del conflitto o della comunicazione) o i corsi (per esempio il corso per la formazione di conduttori di gruppi o quello per operatori di sportello) proposti dal Centro.
Infine un servizio molto importante è lo sportello di ascolto per le coppie che vivono situazioni di disagio. La segreteria è aperta il mercoledì dalle ore 9.30 alle 12.30 (tel. 02.86.35.21; mail@centrogiovanicoppiesanfedele.it), lì si possono concordare una serie di tre o quattro incontri personali, gestiti da volontari formati specificamente per ascoltare e captare le problematiche appena si presentano. Insieme si valuta se pensare un percorso di aiuto più professionale, indirizzando la coppia ai servizi sul territorio, come il consultorio. Come spiega Elena, però: «Lo spirito del servizio è proprio di essere un primo approccio, prima che i problemi siano gravi».