06/10/2008
di Silvana PRAVETTONI
La formazione è un processo di evoluzione che verifica e consolida le conoscenze, le convinzioni e gli atteggiamenti mettendone a fuoco una sintesi nuova, avente lo scopo di strutturare la vita interiore e la prassi intorno al polo Cristo, abilitando a uno specifico servizio ecclesiale. Il processo formativo, che è autentica trasformazione, non si limita ad imparare il come fare a… ma conduce a un modo nuovo di essere. Quanto detto chiarisce cosa intendiamo per formazione; la raggiungibilità degli obiettivi proposti e la fruibilità dei contenuti necessitano in primo luogo di formatori formati.
Il desiderio di formazione è emerso in modo considerevole dalle risposte del sondaggio proposto al termine della “Quattro giorni catechisti 2007”: la maggior conoscenza della Parola di Dio, formazione spirituale e teologica, gli aspetti metodologici, come rapportarsi con le famiglie dei ragazzi dell’Iniziazione Cristiana, ecc.
La presenza sempre molto numerosa alla “Quattro giorni catechisti” evidenzia questo desiderio: quest’anno la proposta verteva sulla Parola di Dio nei primi due incontri e sulla liturgia e il nuovo Lezionario ambrosiano negli altri due; conoscere gli eventi storici che riguardano la nostra diocesi e il rito che pratichiamo ha colpito in modo favorevole l’assemblea dei catechisti e degli operatori pastorali.
Il rapporto con le famiglie diventa sempre più importante perché, come dice l’Arcivescovo in L’amore di Dio è in mezzo a noi – La missione della famiglia a servizio del Vangelo, «prima fra tutte, tu famiglia, devi essere consapevole che sei chiamata a svolgere, per il bene tuo e dell’intera società, una missione educativa». Il compito dei catechisti deve essere quello di accompagnare e sostenere i genitori nella loro missione educativa, perché non si sentano abbandonati e schiacciati da un compito che sentono superiore alle loro forze.