Sono aperte le iscrizioni ai campi estivi di Mani Tese, Ong che da oltre 55 anni si batte per la giustizia nel mondo, nota per le sue tante proposte di volontariato durante il periodo estivo. Il tema della giustizia ambientale è la sfida su cui i giovani si confronteranno vivendo un’esperienza che coniugherà formazione, lavoro, divertimento e relazione.
I campi
I campi estivi offrono una vacanza per condividere con altri ragazzi e ragazze un impegno di solidarietà e di giustizia. Propongono attività di formazione, lavoro, volontariato e animazione sulle grandi sfide globali del nostro tempo come povertà, guerra, migrazioni, schiavitù moderne e crisi ambientali. Sono soprattutto un’occasione per sperimentare buone pratiche per rendere sostenibili i propri stili di vita. Il tutto in un clima di amicizia e divertimento.
La proposta
Quest’anno i campi estivi trattano il tema della giustizia ambientale, che concretizza l’impegno che Mani Tese ha sempre dedicato all’impatto delle attività umane sul pianeta, sia in termini di equità che di sostenibilità. «Giustizia ambientale e giustizia sociale sono due facce della stessa medaglia – dichiara Chiara Cecotti di Mani Tese -. Avere accesso a un ambiente sano e avere voce in capitolo, quando si decide il modo in cui sfruttare le risorse naturali del proprio territorio, sono pre-condizioni all’esercizio dei nostri diritti fondamentali». Una scelta che va di pari passo con la presenza attiva di Mani Tese all’interno del movimento di protesta sul climate change. Proprio al cambiamento climatico, inoltre, Mani Tese ha deciso di dedicare l’ultimo numero del suo giornale dal titolo Ecocidio.
Il programma
Survivor (Finale Emilia, 8-14 luglio): un campo per ragazzi maggiori di 18 anni per imparare a costruirsi una vita sostenibile, affrontando tematiche ambientali attraverso un percorso di formazione, azione e inclusione nell’orto sociale. È inoltre offerta l’esperienza di un percorso laboratoriale su riciclo, riuso creativo, riutilizzo e vendita solidale di oggetti usati, per abbandonare la cultura dell’usa e getta e coltivare insieme l’uguaglianza e il rispetto per il nostro pianeta (info e contatti).
Rifiuti? No grazie! Rifiutiamo di rifiutare (Verbania, 26 luglio / 12 agosto): il campo – per maggiori di 18 anni – offre un percorso formativo alla scoperta di come vivere una vita più felice e più sostenibile per tutti. L’attività di riuso di oggetti considerati superflui porterà i partecipanti a ragionare sul tema del rifiuto. Per rifiutare di produrre montagne di rifiuti e di adattarsi a una vita non sostenibile per l’ambiente. Per contrastare una cultura che spesso trasforma le persone in rifiuti, a causa di un modello di sviluppo economico iniquo, basato sulla mancanza di rispetto per il pianeta e per i suoi popoli. Il campo di Verbania è l’opportunità per rendere concrete le idee di cambiamento, di aggregazione e di vita comunitaria (info e contatti).
Vivere la natura (Faenza, 2-11 agosto): un campo per ragazzi/e dai 18 ai 30 anni che affronta il tema della giustizia e della sostenibilità ambientale incrociando la visione globale legata alle grandi sfide ambientali dei nostri tempi alla possibilità di agire come persone sui cambiamenti che impattano sugli stili di vita e riducono la propria impronta ecologica (info e contatti).