Cinque organizzazioni europee della società civile hanno unito le forze per sollecitare i prossimi candidati alle elezioni europee sul tema della produzione e del consumo responsabili. «The Fair Times» è la campagna che le unisce in vista delle elezioni del 26 maggio, che rinnoveranno il Parlamento europeo fino al 2024.
Sergi Corbalán, direttore esecutivo del Fair Trade Advocacy Office (Ftao), spiega: «Abbiamo pensato a una campagna che parli a nome di molte organizzazioni della società civile europea e che danno voce alle proposte di trasformazione europea per un modello di produzione e consumo sostenibili e responsabili per l’uomo e per il pianeta».
Equo Garantito, Fairtrade Italia, Focsiv e Associazione Botteghe del Mondo, rilanciano in Italia la campagna «The Fair Times» promossa a livello europeo dal Fair Trade Advocacy Office, da Ifoam – Organizzazione per l’agricoltura biologica, Cidse (International family of Catholic social justice organisations), Ripess Europe (rete europea per la promozione dell’economia solidale e sociale) ed Ecolise (rete europea delle iniziative di comunità sulla sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico) per agire sui candidati e le candidate italiani.
La coalizione ha redatto e promosso The Fair Times, un giornale ambientato nel 2024, anno nel quale terminerà il prossimo mandato legislativo, e ha l’obiettivo di fornire molti esempi di cosa può essere trasformato in termini di politiche adottate dall’Unione Europea per raggiungere la sostenibilità nella produzione e nei consumi.
Gli strumenti della campagna sono stati realizzati per i candidati al fine di fornire ispirazione per azioni concrete da realizzare una volta eletti al Parlamento Europeo. Si parla di tematiche come l’agricoltura biologica, la finanza etica e le iniziative locali per promuovere gli acquisti pubblici. Il giornale descrive le diseguaglianze e le differenze di potere nelle filiere produttive, promuove la solidarietà sociale delle imprese e richiama l’attenzione sull’azione di difesa delle risorse naturali costantemente minacciate.
Giovanni Paganuzzi, presidente di Equo Garantito afferma: «L’impegno delle organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale per la costruzione di una società più giusta e sostenibile è sempre stato al centro delle nostre attività. L’attivazione e il dialogo con le istituzioni sui temi chiave dello sviluppo locale e globale è una delle strade da perseguire per promuovere politiche di cambiamento anche a livello europeo».
«Interpretare la sostenibilità dalla parte degli agricoltori è la sfida che il prossimo Parlamento europeo dovrà affrontare: il commercio equo certificato si impegna da sempre per creare le condizioni affinché i contadini siano più forti e in grado di sostenere produzioni nel rispetto di standard ambientali, sociali ed economici», spiega Giuseppe Di Francesco, presidente di Fairtrade Italia.
«Focsiv è impegnata da tempo nell’accompagnare le comunità più povere e vulnerabili a migliorare le loro condizioni di vita, e ciò richiede un forte impegno a trasformare un sistema di produzione e consumo che sfrutta le loro risorse in modo sostenibile. È per questo che le prossime elezioni del Parlamento europeo rappresentano un momento di cittadinanza attiva: i candidati dovranno informare sui loro programmi politici di trasformazione di un modello di produzione e consumo ingiusto e insostenibile, per rispondere alla crescente pressione dei giovani e delle comunità sfruttate», sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv.
«L’occasione delle elezioni europee è importante e imprescindibile per un futuro più equo, con una maggiore giustizia sociale. Le decisioni politiche sono l’ossatura istituzionale delle buone pratiche dei territori che le organizzazioni di commercio equosolidale promuovono. È fondamentale quindi, rilanciare il ruolo centrale delle istituzioni europee, come attivatori dei processi di sviluppo sostenibile, l’unico possibile per l’uomo e per il pianeta», conclude Massimo Renno, presidente di Associazione Botteghe del Mondo.
Le elezioni europee sono un momento decisivo in cui i cittadini e la società civile possono far sentire la propria voce votando e mettendo al centro temi fondamentali per lo sviluppo dell’Europa. Attraverso la promozione delle buone pratiche che esistono in Europa e chiedendo una maggiore attenzione per le politiche ambientali, l’obiettivo della campagna è motivare i candidati a capire l’impatto degli attuali modelli di produzione e consumo. In tal senso, se eletti, attraverso il loro impegno ci potranno essere cambiamenti reali del processo decisionale a livello europeo.
The Fair times è stato realizzato grazie al contributo dei partner del network sopra citato e nell’ambito del progetto “Trade Fair Live Fair” EC-finanziato dalla Eu Development Education and Awareness-Raising Programme.
Info: www.thefairtimes.eu