Colori, suoni e profumi avvolgono chi vi entra. Si chiama “Stanza delle farfalle” la nuova Snoezelen Room realizzata nell’unità Santa Maria Bambina di Fondazione Sacra Famiglia. Un ulteriore passo avanti per stimolare i bambini con pluridisabilità e deficit importanti che possono così contare su uno spazio dedicato di altissima qualità.
In questa nuova stanza multisensoriale, ricca di effetti luminosi, musicali e uditivi, di profumi, di forme e di superfici tattili, gli operatori e i caregiver possono svolgere le loro attività grazie all’utilizzo di tecnologie adattabili alle diverse caratteristiche e richieste dei pazienti, così da rispondere al meglio alle loro necessità e personalizzare al massimo la terapia.
L’ambiente innovativo realizzato e presentato da Sacra Famiglia è suddiviso in due zone, una di rilassamento e una di stimolazione. Entrando si trovano tende a fibre ottiche, pannelli a led comandati dalla voce o da un battito di mano, un tubo a bolle interattivo, fasci di fibre ottiche che cambiano colore, corpi illuminanti a soffitto che si muovono, un cielo stellato e luci che disegnano voli di farfalle sulle pareti.
Viene dato anche grande spazio alle stimolazioni tattili con pavimenti e porte che ricordano la sabbia del mare. Infine, è presente la speciale “poltrona dell’abbraccio”, che calma e rassicura chi vi si adagia nella penombra della stanza, in cui vengono anche diffusi aromi piacevoli.
La metodologia Snoezelen nasce in Olanda negli anni ’70 e prevede la stimolazione di tutti e cinque i sensi per aiutare i ragazzi disabili a rilassarsi e a progredire nel loro percorso personale.
«Il motivo per il quale abbiamo pensato alla realizzazione di una Snoezelen Room – dichiara Claudia Francesconi, Medico Responsabile Riabilitazione età evolutiva di Fondazione Sacra Famiglia – si fonda principalmente sulla consapevolezza che, negli ultimi anni, le metodiche di approccio riabilitativo per i soggetti con disabilità multipla e profonda si sono focalizzate verso interventi di stimolazione sensoriale volti a creare opportunità di attivazione e di relazione con la realtà circostante. Per i soggetti con tali caratteristiche una delle maggiori difficoltà è quella di reperire stimoli in grado di suscitare interesse per il mondo circostante e migliorare le condizioni di vigilanza e di allerta, prospettiva da tempo recepita a livello di attività di riabilitazione. Una delle particolarità dell’approccio “sensoriale” risiede nel fatto che le stimolazioni sono prodotte da apparecchi opportunamente scelti dall’operatore in funzione delle caratteristiche dei singoli pazienti, con un approccio non direttivo. Questa caratteristica consente l’utilizzo dello spazio multisensoriale anche da parte dei caregiver che non hanno competenze tecniche; questo ci porta ad auspicare che in futuro si possa aprire la stanza multisensoriale alle famiglie di soggetti con grave disabilità che risiedono nel nostro territorio».
La Stanza delle Farfalle è stata donata dal Sovrano Ordine di Malta-Pellegrinaggi Lombardia e dalla famiglia Montecchi e il progetto è stato curato da HC-engilabes&Safe srl con il coordinamento dell’Ingegnere Enrico Orofino.