La crisi populista che attraversa l’Europa e soprattutto l’Italia richiede riflessioni approfondite, perché non è solo specchio di una fisiologica alternanza politica, ma un problema per la democrazia e il futuro. Due voci autorevoli del mondo cattolico portano il loro contributo: il gesuita padre Bartolomeo Sorge e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che venerdì 14 giugno, dalle 9.30 alle 13.30, presso l’Aula magna dell’Università Iulm a Milano (via Carlo Bo 1), sono tra gli ospiti di una mattinata di studio e dibattito dal titolo «Nella crisi populista: umanesimo, religioni, innovazione politica».
In una tavola rotonda dialogano con Rosy Bindi, già ministro e presidente della Commissione parlamentare antimafia, il vicedirettore del Corriere della Sera Daniele Manca, il filosofo Vittorio Alberti e la politologa Chiara Tintori. Proprio Alberti, insieme a don Ciotti, e Tintori, con padre Sorge, sono autori di due recenti volumi che offrono riflessioni sui mali che la democrazia sta vivendo e suggeriscono percorsi di superamento della crisi.
In «Il populismo fa male al popolo», sollecitato dalle domande di Tintori, Sorge denuncia la superficialità della politica attuale, ossessionata dal consenso, e indica nel «popolarismo» di ispirazione sturziana la strada per la ricerca del bene comune. Il libro di don Ciotti e Alberti è un saggio-manifesto «Per un nuovo umanesimo»: come dare un ideale a italiani ed europei, con un programma educativo a lungo termine per ricucire la nostra società.
La tavola rotonda è preceduta dagli interventi di due docenti Iulm: Guido Formigoni, professore di Storia contemporanea e vicerettore dell’Ateneo, offre uno sguardo storico sulla crisi; Mauro Ceruti, professore di Logica e Filosofia della scienza affronta il tema di un umanesimo planetario al tempo della complessità.
Il convegno è promosso da Ucsi Lombardia (Unione Cattolica Stampa Italiana), dall’Università Iulm e dalla Fondazione Terra Santa.
La partecipazione è gratuita. Iscrizioni sulla piattaforma Eventbrite
L’evento è riconosciuto come corso di formazione dall’Ordine dei giornalisti (iscrizioni per giornalisti sulla piattaforma Sigef).