Nel 2023 gli stranieri presenti in Italia sono stati 5 milioni e 775 mila. Sono 55 mila in meno rispetto al 2022, come riportato dal Rapporto Ismu sulle migrazioni. Tra i trend particolarmente in vista nel dossier si attesta una diminuzione della componente “irregolare”, che dalle 506 mila del 2022 oggi si attesta sulle 458 mila unità. Il calo è dovuto in parte all’avanzamento delle regolarizzazioni attuate da ormai tre anni nel piano “emersioni 2020”, sostenuto dallo Stato per disincentivare la presenza sul territorio della componente fantasma degli stranieri.
Questo progressivo risanamento è sostenuto dai numeri del mercato del lavoro, che per il 2023 ha segnato il record storico delle assunzioni di personale immigrato: Unioncamere ha registrato un milione di reclutamenti programmati dalle imprese italiane. La maggiore criticità rilevata nel settore della manodopera straniera riguarda però ancora una volta i salari. Nel 2022 tra i lavoratori extracomunitari occupati a tempo indeterminato la retribuzione media annua è stata pari a 19.251 euro. Un livello contributivo che conferma come l’immigrazione nel Paese sia ancora fortemente legata a settori poco specializzati, che relegano i lavoratori nel fenomeno del “lavoro povero”, cioè con un salario talmente modesto che non permette di superare la soglia di povertà. Una condizione che si riflette anche sul resto delle loro famiglie.
In aumento gli studenti con un background straniero
Una crescita degli stranieri si regista anche nelle scuole, dove il numero degli alunni con background migratorio è tornato a crescere. Nell’anno scolastico 2021/22 erano circa 872 mila, e al ritmo attuale Ismu stima che si raggiungerà il milione di studenti. A oggi la regione che accoglie la maggior parte di questi ragazzi nelle aule scolastiche è la Lombardia, con 22.364 alunni. La seguono a distanza Emilia-Romagna (106.280) e Veneto (96.105). Tra le province italiane con il più alto numero di studenti stranieri al primo posto risulta Milano (80.189), seguita da Roma (63.946) e Torino (39.184).
Accolti più di 27mila studenti ucraini
Tra le nazionalità più presenti negli ultimi anni non manca la componente ucraina, soprattutto a seguito dell’invasione russa di due anni fa. Al 13 giugno 2022 sono 27.506 gli studenti ucraini accolti nelle scuole: 12.713 nelle primarie, 6.148 nelle scuole dell’infanzia, 6.086 nelle secondarie di primo grado e 2.559 nelle secondarie di secondo grado. Altri 3.019 sono stati accolti dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Il numero maggiore di studenti ucraini si è inserito in Lombardia (5.748), seguita da Emilia-Romagna (3.218) e Campania (2.744).
Per quanto riguarda le confessioni religiose, Ismu stima che al 1° luglio 2023 i cristiani nel loro complesso rappresentino la maggioranza assoluta (53,1%) tra gli stranieri residenti in Italia, con una presenza di immigrati cattolici che si attesta al 17,0% (i musulmani rappresentano il 29,7%).