Nonostante una lieve contrazione in termini assoluti rispetto all’inizio del 2022, Fondazione Ismu Ets stima che al 1° gennaio 2023 gli stranieri residenti in Italia di religione cristiana (prevalentemente ortodossi, cattolici, evangelici e copti) si confermano ancora una volta come il gruppo maggioritario per appartenenza religiosa: Ismu stima che nel complesso siano poco meno di 2,7 milioni (al 1° gennaio 2022 erano circa 2,8 milioni), contro i quasi 1,5 milioni di stranieri residenti di fede musulmana (stabili in numerosità rispetto a dodici mesi prima).
In questi conteggi non sono compresi né gli stranieri irregolari nel soggiorno o non iscritti in anagrafe, né quanti hanno acquisito la cittadinanza italiana; sono inclusi invece i minorenni di qualsiasi età, neonati compresi, ipotizzando per loro la medesima appartenenza religiosa dei connazionali come rilevate dalle più recenti indagini regionali lombarde.
In testa gli ortodossi
Passando all’analisi delle singole appartenenze religiose, al 1° gennaio 2023 al primo posto si posizionano gli ortodossi, che rappresentano il 29,9% del totale delle appartenenze religiose tra gli immigrati (l’anno precedente erano il 28,9%). Essi ritornano a superare in numerosità i musulmani, la cui quota d’incidenza al 1° gennaio 2023 è del 29,8% (in lieve aumento rispetto al 1° gennaio 2022, data in cui si attestavano al 29,5%). In terza posizione troviamo i cattolici, con il 16,8% d’incidenza (contro il 17,2% di dodici mesi prima).
In termini assoluti la componente ortodossa torna così a superare la cifra di 1,5 milioni di stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2023, mentre i musulmani risultano ancora un poco al di sotto di tale quota. In diminuzione invece i cattolici che si fermano a 844 mila unità (contro le 892 mila del 2022).
Le provenienze
Si stima che più di un quarto dei musulmani residenti in Italia al 1° gennaio 2023 sia di cittadinanza marocchina, per un totale di 413 mila persone. Seguono gli albanesi (154 mila), i bangladeshi (130 mila) e i pakistani (129 mila). Per quanto riguarda i cattolici, tra le nazionalità più numerose si contano i filippini (137 mila) e gli albanesi (86 mila). Tra i cristiani ortodossi primeggiano invece i rumeni (876 mila), che da soli rappresentano quasi tre quinti di tale componente religiosa tra gli stranieri, seguiti da ucraini (213 mila) e moldovi (95 mila).
Focus sul collettivo ucraino
Gli ucraini residenti in Italia stimati da Ismu al 1° gennaio 2023 sono circa 242 mila. Tra di loro si contano in particolare 213 mila ortodossi e 13 mila cattolici.
Secondo le informazioni diffuse dal Dipartimento della Protezione Civile, tuttavia, sono stati quasi 174 mila gli ingressi in Italia dall’Ucraina durante il 2022 e se, per chi non si è iscritto in anagrafe in Italia, si ipotizza la medesima distribuzione religiosa dei loro connazionali residenti, è realistico calcolare in particolare ulteriori 136 mila ucraini ortodossi sul territorio nazionale, per un totale di 349 mila ucraini con tale fede religiosa.