
«Siamo felici per il ritorno di Cecilia Sala. Apprezzo profondamente il lavoro di questa donna, che si assume il rischio di raccontare ciò di cui è testimone, pur di incontrare e condividere ciò che vede». L’ha dichiarato monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza episcopale italiana. «Cecilia Sala appartiene a quella categoria di giornalisti che si assumono rischi pur di testimoniare la realtà, e questo è particolarmente significativo in un momento storico in cui sembriamo ripiombati in logiche preoccupanti – ha aggiunto -. Corriamo il rischio di rassegnarci ad azioni discutibili, trattandole come semplici questioni politiche, ma quando c’è di mezzo la dignità della persona umana, è necessario levare un grido per salvaguardarla».
La gioia di Caritas Italiana
«Accogliamo con gioia e sollievo la notizia della liberazione della giornalista e reporter Cecilia Sala, rinchiusa dallo scorso 19 dicembre nel carcere di Evin, Iran»: questa la dichiarazione di Caritas italiana, pubblicata sui social un post con la foto di Cecilia Sala e la scritta: “Libera”.
Sala era stata arrestata a Teheran 20 giorni fa mentre lavorava con un regolare visto giornalistico ed era stata detenuta nella prigione di Evin.