di Chiara BIAGIONI e Sarah NUMICO Agensir
«Se non si stende misericordia non ce la caviamo. E grazie a Dio che la sua misericordia è infinita come recitiamo nel Salmo». Sono le prime parole pronunciate da monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, all’indomani del tragico attacco terroristico nella sala concerti Crocus a Mosca.
«A seguito del brutale attacco terroristico a Mosca, che ha provocato la morte e il ferimento di numerose persone, desidero esprimere le mie più sentite condoglianze ai parenti delle vittime e il mio sostegno a tutti coloro che soffrono in questa terribile tragedia», ha scritto poi l’arcivescovo di Mosca sul sito dell’arcidiocesi, in un messaggio rivolto agli «amati fratelli e sorelle in Cristo» in relazione all’attentato che ha sparso morte in una sala da concerti. L’Arcivescovo incoraggia a non permettere che l’orrore e il dolore «ci facciano dimenticare che la nostra vita e quella di tutti gli uomini sono nelle mani di Dio» e a ricordare, all’inizio della Settimana Santa, «che la morte non è l’ultima parola, che Cristo vince la morte» e che «condivide con noi tutta la profondità della nostra sofferenza».
«La risposta di Dio alla sofferenza umana è una presenza amorevole», scrive ancora l’Arcivescovo, invitando a «pregare per tutti coloro le cui vite sono ancora in pericolo, a chiedere la pace per i morti, l’aiuto e la guarigione per i feriti, e il coraggio e la pazienza di tutti coloro che sono chiamati ad aiutarli». Incoraggia infine a «non disperare, ma essere quella presenza amorevole di Cristo dove sei, un testimone di speranza in questi tempi bui». E chiede: «Fate la dovuta attenzione e siate prudenti, per il bene della vostra sicurezza personale e pubblica».